martedì 28 novembre 2023
Tutto secondo pronostico a Parigi: l’Esposizione universale assegnata a Riad con 119 voti, all’Italia soltanto 17 sì. Durissimo l’ambasciatore Massolo: assisto a una deriva mercantile
Festeggiamenti a Riad subito dopo l'assegnazione alla capitale saudita dell'Expo 2030. Fuochi d'artificio e scritte luminose

Festeggiamenti a Riad subito dopo l'assegnazione alla capitale saudita dell'Expo 2030. Fuochi d'artificio e scritte luminose - Reuters

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Non sono bastate tre donne a far pendere verso Roma la bilancia di Expo 2030, che prende invece la strada di Riad. L'atleta paralimpica Bebe Vio, l'attrice Sabrina Impacciatore e Trudie Styler, moglie di Sting, attrice, attivista per i diritti umani e ambasciatrice dell'Unicef, erano intervenute al Bie-Bureau des Expositions in occasione della presentazione delle tre città candidate (oltre a Roma, Riad e Busan) prima del voto dell'assemblea generale. Anche il neo vincitore della Coppa Davis, Jannik Sinner, in un video messaggio si era schierato per la candidatura italiana.

Invece è stato un trionfo annunciato per la città dell’Arabia Saudita: votata da 119 Stati membri del Bie, con l’assegnazione già al primo turno, avendo ottenuto così i due terzi di preferenze sufficienti a evitare il ballottaggio. La notizia è stata accolta con un’esplosione di gioia dalla delegazione saudita, che ospiterà l’esposizione con il tema L’era del cambiamento: insieme per un futuro chiaro tra l’1 ottobre 2030 e il 31 marzo 2031. Riad è la prima città araba a ospitare l’evento.

Grande delusione per Roma: la capitale d’Italia, che ospiterà il Giubileo del 2025, puntava al ballottaggio per poi cercare di rosicchiare voti a Riad al secondo turno e invece ha ottenuto appena 17 voti, dietro anche alla sudcoreana Busan, che di voti ne ha ottenuti 29. «Un’occasione persa per Roma, ma anche per Expo. Una candidatura nata male e sostenuta peggio. Che peccato», scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda. «Expo sarebbe stato importante per il sistema Paese, ma purtroppo non siamo riusciti a farci valere e siamo addirittura scivolati al terzo posto. Un'esperienza che ci lascia l'amaro in bocca e rammarico».

Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte. «La sconfitta di Roma sull'Expo è una figuraccia galattica sia di Gualtieri che di Meloni. Perdere ci sta. Ottenere solo 17 voti dimostra una irrilevanza che l’Italia non merita. I sovranisti non sono credibili a livello internazionale, ormai è chiaro a tutti. E il Campidoglio deve darsi una mossa, perché questa amministrazione non funziona», scrive sui suoi canali social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia viva.

Per il governo c’era il ministro Andrea Abodi: «La delusione c’è. Mi auguro che il patrimonio che è stato comunque realizzato da donne e uomini in questi anni non vada disperso e trovi una sua attuazione perché lo merita la città e lo merita la nazione». La premier Meloni è intervenuta con un videomessaggio. Mentre per la Regione Lazio era presente la vicepresidente Roberta Angelilli.

«È stata «una brutta sconfitta, siamo amareggiati»: lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, rispondendo ai cronisti al termine della riunione dei delegati del Bie a Issy-Les-Molineaux, alle porte di Parigi. Bisogna «sportivamente accettare la sconfitta», ha aggiunto Gualtieri, sottolineando che quella di Riad è una «vittoria schiacciante».

Ma quello di Roma era «un bellissimo progetto», ha continuato Gualtieri. Per il presidente del Comitato promotore, l’ambasciatore Giampiero Massolo, «fino all'ultimo, né a noi né ai coreani risultavano numeri di questa portata, quindi anche sull'ultimo miglio qualcosa deve essere successo. Non critico, non accuso, non ho prove, ma la deriva mercantile riguarda i governi, riguarda anche gli individui talvolta».

Insomma è stata esultanza saudita a Issy-les-Moulineaux, dove la vittoria di Riad è andata oltre le previsioni. Fra gli arabi è festa grande, tra canti tradizionali, baci e abbracci nel Palais des Congrès dopo la decisione dei delegati del Bie. «Sono grato ai Paesi che hanno dato il loro sostegno alla candidatura del Regno per Expo 2030», ha dichiarato il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan.

Anche il calciatore Cristiano Ronaldo era sceso in campo per sostenere la candidatura di Riad. L’asso portoghese è comparso in una clip, lanciando un appello ai delegati a votare per Riad. «Io e la mia famiglia ci stiamo divertendo molto qui», ha proseguito l’ex Pallone d’oro che gioca nel campionato saudita, sottolineando che Riad è «una città incredibile ed è pronta a accogliervi tutti. Ci vediamo presto». E così sarà, dopo il voto.




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