martedì 28 aprile 2009
Candidature in dirittura d'arrivo in vista della scadenza di domani per la presentazione delle liste per le Europee. Spopola la tv: Sassoli, ex volto del Tg1, candidato del Pd, «veline» e soubrette per il Pdl (con polemiche) e ora anche Emanuele Filiberto per l'Udc.
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Candidature in dirittura d'arrivo in vista della scadenza di domani per la presentazione delle liste per le europee. Per il Pdl, alla fine sono pochissimi gli uscenti che non verranno ricandidati; con Berlusconi correrà anche Clemente Mastella, mentre sembra tramontare la candidatura di Paolo Cirino Pomicino (potrebbe però presentarsi la figlia). Intanto Silvio Berlusconi, oggi a Varsavia, punta su Mario Mauro per la guida del Parlamento europeo, di cui attualmente è il vicepresidente.Sassoli per il Pd. Il Pd ha già chiuso una settimana fa il capitolo candidature: con il via libera all'unanimità della direzione e la decisione di Dario Franceschini di non candidare né se stesso né altri leader come candidati di bandiera, ma solo persone che poi resteranno davvero nel Parlamento europeo. Tra questi c'è il giornalista del Tg1, David Sassoli. Il leader del Pd continua la sua battaglia non solo contro Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni, ma anche contro il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che ha fatto la stessa scelta. Di Pietro ha annunciato che se alle elezioni l'Idv supererà l'8 per cento, toglierà il suo nome dal simbolo per dar vita a un partito più grande, progressista. Il rampollo di Casa Savoia per l'Udc. L'Udc ha annunciato oggi la candidatura di Emanuele Filiberto di Savoia nel nord-ovest: per difendere a Strasburgo, ha spiegato, "i valori della famiglia e dell'identità cristiana". La notizia che era stata anticipata nei giorni scorsi dai 'rumors' di Montecitorio, è stata oggi ufficializzata in una conferenza stampa dove il candidato-principe (e ballerino provetto, appena reduce dalla vittoria di Ballando con le stelle), è stato presentato dal segretario del partito Lorenzo Cesa e dal portavoce Michele Vietti. La candidatura sarà nella circoscrizione Nord-Ovest, quella comprendente Piemonte, Val d'Aosta, Liguria e Lombardia, insomma quasi coincidente con quello che fu il territorio sabaudo per eccellenza. Emanuele Filiberto nella lista sarà preceduto da Magdi Cristiano Allam. "Posso dirvi -ha commentato Cesa rivolgendosi ai giornalisti- che Emanuele Filiberto sarà una grande sorpresa per la politica italiana e per quella europea". La sua candidatura, insieme a quella di Magdi Allam, ha aggiunto è coerente al "nostro impegno per la difesa dell'identità cristiana del nostro continente".La sinistra unita. Mentre la sinistra comunista si presenta unita, mettendo insieme Rifondazione comunista, Pdci, Socialismo 2000 di Cesare Salvi e Consumatori uniti. Sarà l'unica sulle schede elettorali delle europee ad avere falce e martello. "Il voto utile? Questa volta è quello per la Lista comunista: siamo l'unico voto utile": così Oliviero Diliberto ha sintetizzato con una battuta speranze e obiettivi della 'Lista comunista e anticapitalistà. Capilista saranno il leader no-global Vittorio Agnoletto nel Nord-ovest e al Sud, il segretario Pdci Diliberto al Centro, la femminista e antimilitarista Lidia Menapace nel Nord-est e l'astrofisica Margherita Hack nelle Isole.  I volti rosa del Pdl e l'altolà di Fini. Volti nuovi, ma soprattutto femminili, per il Pdl. Per rinnovare l’immagine del partito e dell’Italia in Europa le indicazioni del premier sono state prese alla lettera e così nelle liste per le europee (oramai sono quasi fatte e dovranno essere presentate entro domattina) ci sarà la giovane cantante sassarese Cristina Ravot, la giornalista televisiva Rachele Restivo, la ballerina di fama internazionale Laura Comi. Ma la lista in rosa non si ferma qui. Potrebbero arrivare a Strasburgo dopo aver dimostrato tutta la loro preparazione al corso di formazione tenutosi a via dell’Umiltà l’ex annunciatrice Rai Barbara Matera, già "letteronza" e attrice della serie Carabinieri; la ex rossa del "Grande fratello" Angela Sozio. Giovani donne belle, disinvolte, magari anche preparate e tutte in corsa per l’Europarlamento. Così FareFuturo, la fondazione animata dal presidente della Camera Gianfranco Fini decide di scandire l’atto d’accusa. «Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole... Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse». Parole come pietre, firmate da Sofia Ventura sul magazine della fondazione. Al punto che, alcune ore più tardi, lo stesso Gianfranco Fini deve puntualizzare definendo «comprensibili, ma eccessive e pertanto non totalmente condivisibili» le opinioni della Ventura. Una precisazione inevitabile dopo che il magazine online della fondazione aveva denunciato l’«uso strumentale del corpo femminile», che «denota uno scarso rispetto per quanti hanno conquistato uno spazio con le proprie capacità e il proprio lavoro».La polemica non si accende, ma la lista di donne pronte per Strasburgo è ancora lunga. Potrebbe farcela anche Camilla Ferranti, ex tronista di Uomini e Donne ed Eleonora Gaggioli già nelle serie tv Don Camillo e Elisa di Rivombrosa. Facce nuove insomma, ma dovrebbero essere recuperati i Vito Bonsignore, Iva Zanicchi, Gabriele Albertini, Giuseppe Gargani, Alfredo Antoniozzi. Per An in lista sicuramente Roberta Angelilli e Cristiana Muscardini, mentre si rincorrono i boatos": l’ultimo è la possibile presentazione ai nastri di partenza della figlia di Guido Bertolaso. Intanto ce l’avrebbe fatta come testa di lista il leader dell’Udeur Clemente Mastella, mentre tra gli esclusi eccellenti ci dovrebbe essere Paolo Cirino Pomicino. Aspettando mercoledì per la verità sui nomi e sulle liste, sono 79 i contrassegni elettorali ammessi alle europee.
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