giovedì 20 agosto 2009
Il racconto choc dei clandestini, che hanno vagato in mare senza carburante per almeno venti giorni: «I nostri compagni morti di stenti e i loro corpi abbandonati in mare». Le dimensioni del gommone e le condizioni disperate dei 5 confermerebbero la versione dei fatti. I soccorritori: «Sembravano fantasmi».
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Una motovedetta della Guardia di Finanza ha intercettato nel Canale di Sicilia, a 12 miglia da Lampedusa, un gommone con a bordo cinque immigrati tra i quali una donna. Il natante era stato segnalato dalle autorità di Malta nell'ambito della missione europea 'Frontex'. Gli extracomunitari sono stati condotti sull'isola, dove la donna e uno degli uomini sono stati visitati alla guardia medica per un malore.I cinque erano su un gommone alla deriva lungo circa 12 metri. Gli immigrati, secondo quanto hanno riferito ai soccorritori, sarebbero rimasti in mare per almeno venti giorni dopo avere esaurito il carburante. Durante la traversata, 75 di loro sarebbero morti di stenti e i loro corpi abbandonati in mare.La Guardia di Finanza sta cercando riscontri a questo racconto che viene comunque ritenuto "compatibile" sia con lo stato di salute dei cinque superstiti, trovati in condizioni pietose e ormai allo stremo delle forze, sia con la capienza dell'imbarcazione. Gommoni di questa grandezza sono stati infatti utilizzati in passato dal racket degli immigrati per trasportare anche una ottantina di persone.Gli operatori umanitari: «Sembravano fantasmi». "Sembrava un fantasma: il corpo era ridotto a uno scheletro, gli occhi persi nel vuoto. Mi ha ricordato Fatima, la ragazza somala che raccogliemmo da un barcone convinti che ormai fosse morta". È il racconto di uno degli operatori umanitari che questa mattina hanno assistito la donna eritrea sbarcata a Lampedusa. Anche Fatima, la giovane a cui fa riferimento l'operatore, riuscì a sopravvivere dopo essere rimasta in coma per diversi giorni. L'episodio risale all'ottobre del 2003, quando a Lampedusa approdò un barcone con 13 immigrati, gli unici superstiti di cento somali che erano partiti 17 giorni prima dalle coste libiche. Fatima, che era stata sistemata insieme con alcuni cadaveri, si salvò grazie a un impercettibile movimento della mano che fu notato dai soccorritori.
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