martedì 20 aprile 2010
Confermata la condanna all'ergastolo e a tre anni di isolamento diurno per i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi accusati della strage di Erba avvenuta l'11 dicembre 2006.
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Confermata in appello la condanna all'ergastolo e a tre anni di isolamento diurno per i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi accusati della strage di Erba avvenuta l'11 dicembre 2006. La conferma della pena inflitta in primo grado era stata richiesta dal sostituto procuratore generale di Milano, Nunzia Gatto. Nella strage morirono - colpiti da coltellate e sprangate - la 30enne Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, di due anni, la madre Paola Galli, di 57, e una vicina di casa, Valeria Cherubini.In primo grado, nel novembre del 2008, i coniugi erano stati condannati all'ergastolo con isolamento diurno per un totale di tre anni, oltre che all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento di un risarcimento alle parti civili.«È stato un processo eccezionalmente lungo, che non poteva che concludersi con una sentenza di condanna, nonostante la difesa le abbia tentate tutte». Così Carlo Castagna, che nell'eccidio di Erba ha perso la figlia, la moglie e il nipotino commenta la conferma all'ergastolo per Olindo e Rosa Romano. E aggiunge: «E ora spero che non siano concessi dei permessi a Rosa e Olindo».«Mi auguro che Rosa e Olindo siano condannati all'ergastolo. È l'unica sentenza possibile». Lo ha dichiarato Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage di Erba, a margine del processo di appello a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi, già condannati all'ergastolo in primo grado per il quadruplice omicidio dell'11 dicembre 2006. «Me le auguro soprattutto per le vittime - ha proseguito - e per la sofferenza di noi famigliari. La difesa ha trasformato questo processo in un circo».
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