mercoledì 23 novembre 2022
L'impegno delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell'Ispettoria Romana San Giovanni Bosco con l'associazione Vides Auxilium. Una campagna per educare i giovani all'amore e al rispetto del prossimo
Contro la violenza sulle donne scendono in campo anche le religiose
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Contro la violenza sulle donne scendono in campo anche le suore. Le Figlie di Maria Ausiliatrice dell'Ispettoria Romana San Giovanni Bosco (che raggruppa le Regioni della Sardegna, Lazio Umbria, Marche e Abruzzo) insieme con l'associazione Vides Auxilium, per la prima volta hanno deciso di impegnarsi personalmente in modo forte per questa giusta causa. Per questo, mettendoci la faccia, e hanno ideato una campagna di sensibilizzazione e prevenzione in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

I femminicidi sono stati 92 dall'inizio dell'anno, la metà dei quali compiuti da mariti, compagni, fidanzati ed ex. E se aggiungiamo gli altri episodi di violenza, i numeri sono ancora più impressionanti: sono 86 le donne che ogni giorno sono vittime di reati.

Non si può più restare fermi a guardare. Serve un impegno concreto da parte di tutti. E le suore salesiane si sentono chiamate in causa. “Abbiamo sentito il dovere di renderci apertamente solidali con le donne che subiscono ogni genere di violenza”, spiega suor Loredana Locci, consigliera della Pastorale Giovanile dell'Ispettoria San Giovanni Bosco. “Come suore salesiane, lavoriamo in modo particolare nell'ambito educativo seguendo il sistema preventivo di don Bosco”. Dal loro osservatorio privilegiato sentono la responsabilità di educare le nuove generazioni all'amore e al rispetto del prossimo: “Ogni giorno – precisa suor Loredana incontriamo numerose bambine e bambini, ragazze e ragazzi in diversi ambienti educativi: scuole, corsi di formazione professionale, oratori, centri diurni. Case famiglia, centri giovanili. Cerchiamo di aiutare i giovani nella maturazione di un'identità personale improntata a valori umani e cristiani attraverso percorsi formativi e la cura di relazioni educative significative e umanizzanti”. Spesso si trovano di fronte a segnali preoccupanti di discriminazione e semi di violenza, per questo si preoccupano non solo del futuro dei giovani, ma anche di sensibilizzare le famiglie contribuendo a diffondere un cambio di mentalità.

“Cerchiamo, da un lato di rendere consapevoli le donne del loro valore, dignità e potenzialità, dall'altro di far crescere nei ragazzi una maggiore sensibilità, consapevolezza e rispetto”, osserva suor Loredana. “Crediamo sia fondamentale accompagnare la crescita affettiva per poter prevenire la violenza e saperla contrastare anche attraverso la denuncia”.

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