sabato 16 febbraio 2013
​ll Cavaliere «gufa»: il Premier è disperato, non raggiunge il quorum». E su Beppe Grillo: non credo ci siano tanti italiani così «fuori di senno» da votarlo
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Silvio Berlusconi dice «no» all’ipotesi della grande coalizione alla tedesca, ormai sicuro di aver compiuto il sorpasso nei confronti del centrosinistra, e attacca Mario Monti: «È disperato. Non raggiunge il quorum per entrare alla Camera». Con Monti «si è toccato il fondo, non è credibile – dice il Cavaliere –. È alleato con la vecchia politica». Anche Roberto Maroni si allinea all’ex premier. Il capo della Lega Nord prima replica in egual misura agli attacchi del Professore («è lui il cialtrone»), poi gli chiede di dimettersi da senatore a vita. Intanto, Berlusconi prova ad allontanare lo “spettro” che aleggia sul prossimo Parlamento a causa dell’incertezza del voto: «Non penso che ci possa essere la possibilità di una grande coalizione alla tedesca, ma questo problema non si pone, perché noi vinciamo». Il leader del Pdl, ieri a «Radio anch’io» ha mostrato ottimismo: «Credo e sento un grande entusiasmo e nelle Regioni a me più vicine, come la Lombardia, abbiamo diversi punti di vantaggio. Sono certo – spiega – che se anch’io andassi in piazza otterrei lo stesso seguito di persone di Grillo».

Diversa la strategia per avvicinare i cittadini che in passato hanno votato per il Pdl e che ora sono indecisi o non propensi a ripetere questa scelta. Sul versante dell’elettorato moderato, il Cavaliere ha delegittimato Monti, parlando di lui come uno che «non ha più credibilità» visto che ha promesso anche lui di ridurre l’Imu: insomma è anche lui «un politicante qualsiasi»; e per di più «disponibile a collaborare con la sinistra». Quindi quello per Monti è un «voto sprecato». Ma Berlusconi deve proteggere i propri “confini” perché anche lì, oltre che a sinistra, c’è l’insidia del Movimento 5 stelle. La speranza è che «non ci siano tanti italiani così fuori di senno» da votare Grillo, ripete Berlusconi.E poi, oltre ad essere i diretti concorrenti nelle urne, Monti e Grillo lo saranno dopo il voto in caso di sconfitta elettorale. Il «Porcellum» infatti prevede che al vincitore andrà il 55% dei voti mentre i perdenti si spartiranno tra loro il restante 45%. Quindi, peggio andranno Movimento 5 stelle e Scelta civica e più deputati avrà il Pdl. Ed ecco che il Cavaliere «gufa» contro il Professore, senza giri di parole: «Monti è disperato – esclama –. Il cosiddetto centrino rischia di non raggiungere il 10% alla Camera e di restare fuori dal Parlamento. Questo porta disperazione nelle loro fila e a dichiarazioni insensate e prive di eleganza». Sì perché Monti ieri, pur senza nominarlo, ha definito da «cialtroni» le affermazioni di «aver lasciato in ordine» un’Italia poi rovinata da lui.

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