venerdì 23 maggio 2014
​il valore aggiunto prodotto nell'area del sommerso è compreso tra un minimo di 255 e un massimo di 275 miliardi di euro. Il peso dell'economia sommersa è quindi stimato tra il 16,3% e il 17,5% del Prodotto interno lordo. Lunedì una tavola rotonda a Roma.
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Quanto vale l'economia sommersa? Le ultime stime dedicate alla materia risalgono al 2008 e indicano come il valore aggiunto prodotto nell'area del sommerso sia compreso tra un minimo di 255 e un massimo di 275 miliardi di euro. Il peso dell'economia sommersa è quindi stimato tra il 16,3% e il 17,5% del Prodotto interno lordo.Molto più complicato il calcolo relativo all'economia illegale. L'Istat riconosce come la misurazione delle attività illegali sia "molto difficile, per l'ovvia ragione - spiega - che esse si sottraggono a qualsiasi forma di rilevazione, e lo stesso concetto di attività illegale può prestarsi a diverse interpretazioni". Ecco che, aggiunge, "allo scopo di garantire la massima comparabilità tra le stime prodotte dagli Stati membri, Eurostat ha fornito linee guida ben definite. Le attività illegali di cui tutti i Paesi inseriranno una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono: traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcool)". Per offrire un contributo valido sull'argomento, l'Associazione Res Magnae, con la collaborazione de La Civiltà Cattolica e l'Istituto Guglielmo Tagliacarne, ha organizzato una tavola rotonda dal titolo I dati inesplorati della criminalità organizzata - Nuovi strumenti per identificare l'economia illegale. L'evento si svolgerà lunedì 26 maggio 2014, ore 18, presso la Civiltà Cattolica in Via di Porta Pinciana, 1 – Roma. All'iniziativa ha aderito anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inviato una lettera a Marco Italiano, presidente dell'Associazione Res Magnae. Il capo dello Stato "esprime apprezzamento per l'iniziativa di approfondire, in una apposita tavola rotonda, i dati inesplorati della criminalità organizzata e i nuovi strumenti per identificare l'economia illegale". "Per contrastare tale pervasiva presenza - sottolinea ancora Napolitano - che altera il mercato legale, svuotando la democrazia dei suoi contenuti essenziali, è indispensabile una più attiva promozione della cultura della legalità da parte di tutte le istituzioni, la creazione di strumenti che favoriscano gli investimenti, l'estensione dell'associazionismo tra imprenditori e commercianti per contrastare il racket e l'usura, un'accelerazione delle procedure amministrative una giustizia più rapida ed efficiente". PROGRAMMA
 
Saluti agli intervenuti
Angela Soccio Vice Presidente Associazione Res Magnae
 
Introduzione
Giorgio Santacroce
Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione
 
Giuseppe Maresca
Direttore generale Direzione V – Prevenzione dell’utilizzo del sistema
 finanziario per fini illegali (Ministero dell'Economia e delle Finanze)
 
Modera
Francesco Vitali
Ufficio Garante per la Protezione dei Dati Personali
 
Intervengono
Luciano Larivera S.l.
La Civiltà Cattolica
 
Andrea Mazzitelli
Responsabile Centro Studi Associazione Res Magnae
 
Paolo Cortese
Responsabile osservatori economici Istituto Guglielmo Tagliacarne
 
Massimo Bachetti
Avvocatura Generale dello Stato
 
Conclusioni
Giuseppe Busia
Segretario Generale Garante per la Protezione dei Dati Personali
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