venerdì 28 gennaio 2011
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Ruby e Iris, entrambe «minorenni all’epoca dei fatti». Non sarebbero le sole. Una mezza dozzina di giovanissime, ora neodiciottenni, sarebbero entrate nel novero delle «ospiti» di Silvio Berlusconi, al centro dello scandalo sul presunto giro di prostituzione in quel di Arcore. Presenze su cui non filtrano ulteriori dettagli, ma che sembrano preludere a nuovi colpi di scena.Dalle carte trasmesse alla Giunta per le autorizzazioni della Camera emerge, in particolare, che la brasiliana Iris Berardi, nata nel dicembre 1991, secondo i pm di Milano è stata nelle residenze di Berlusconi certamente nel 2009. Il cellulare di Iris, ragazza che gli inquirenti definiscono «nota prostituta», il 21 novembre è stato agganciato dalla cella telefonica di Porto Rotondo. Il 13 dicembre invece era ad Arcore. In quelle date, però, il premier non risulta trovarsi da quelle parti. Il 21 novembre Berlusconi era a Gedda, in Arabia Saudita. Neanche il 13 dicembre il premier è ad Arcore. Quella sera fu colpito al volto dalla statuetta lanciata da Massimo Tartaglia in piazza del Duomo. Il Cavaliere rimarrà ricoverato all’ospedale San Raffaele per alcuni giorni.Alla Berardi gli inquirenti dedicano un intero capitolo delle 227 pagine depositate alla Camera. In una serie di telefonate con le gemelle De Vivo, la brasiliana è esplicita. «Deve sganciare più di due», dice a Eleonora riferendosi a Berlusconi. Ad Imma, l’altra sorella, dirà che il bersaglio grosso resta «papi», che «già ci dà una miseria e in più vuol ridurre le cene». Insomma, «che palle sto’ vecchio ...». Alla fine, sospira e spera: «Papi... è la nostra fonte di lucro».C’è mancato poco che allo scandalo sulle teenager a pagamento si aggiungesse quello sul traffico internazionale di droga. Mentre a Roma arrivava il secondo fascicolo milanese, nel capoluogo lombardo veniva condannato a 8 anni di carcere e 120 mila euro di multa, Ramirez De La Rosa. Un nome tutt’altro che sconosciuto alle ragazze dell’Olgettina e a Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl, che a De La Rosa per qualche tempo prestò perfino la sua auto. Lui è il compagno di Marystelle Garcia Polanco, una delle vallette alloggiate nel residence Olgettina. Pigione e bollette venivano pagate dal "cassiere" del premier, quel ragionier Giuseppe Spinelli di cui i pm chiedono di poter perquisire gli uffici. Di soldi in casa Polanco-De La Rosa però non ne mancavano. E non solo per merito dei generosi "rimborsi" di Silvio. De La Rosa nascondeva 12 chili di cocaina che vendeva personalmente al dettaglio.L’attesa a questo punto è per il primo febbraio, quando Nicole Minetti dovrebbe presentarsi davanti ai pm Bocassini-Forno-Sangermano per essere interrogata. In quella sede si potrà chiarire, forse, anche un altro giallo. I legali di Berlusconi, Ghedini e Longo, hanno svolto indagini difensive depositando in procura gli interrogatori di una ventina di ragazze che escludono qualsiasi prestazione a pagamento. Nella casa di Marystelle Polanco i poliziotti hanno però trovato la trascrizione di due interrogatori non firmati e perciò mai portati ai pm. Tocca agli inquirenti individuare e ascoltare le ragazze che avrebbero detto "no" alle tesi della difesa.
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