martedì 25 agosto 2020
Si chiama “Taglio sospeso” l’originale iniziativa che l'Adoces Sicilia insieme a molti parrucchieri di Gela che ha già un centinaio di persone in difficoltà potranno farsi i capelli e la barba
E così a Gela i poveri sono serviti di barba e capelli
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Chiamati alla solidarietà da un gruppo di parrucchieri, una cinquantina di cittadini di Gela non hanno perso tempo. Così, messe le mani al portafogli, ad appena 24 ore dal lancio della singolare iniziativa hanno già offerto vari tagli completi a chi per motivi economici non può più permettersi di frequentare una sala da barba.

A dare il via alla campagna 'taglio sospeso' è stato Giacomo Giurato, 54 anni, presidente di Adoces Sicilia, un’organizzazione di volontariato che si occupa della donazione di cellule staminali. «Ho tenuto a battesimo questa iniziativa – spiega – insieme con i parrucchieri Cristian Battaglia, Simone Portelli e Franco Terranova, ma in poco più di due giorni si sono uniti al progetto decine di altri barbieri e soprattutto abbiamo raccolto il contributo di tanti anonimi benefattori.

Ora a Gela già un centinaio di persone in difficoltà potranno farsi tagliare i capelli e la barba grazie al cuore generoso di chi al cassiere del proprio salone ha pagato un servizio completo senza sapere chi ne usufruirà e senza ricevere mai nemmeno un grazie». Il gesto sembrerà piccolo o insignificante di fronte a ben altre necessità dei poveri. E tuttavia potersi presentare in ordine, puliti, costituisce un contributo importante per mantenere la propria dignità. Lo conferma Vania Romano, pedagogista clinico: «Si tratta di un’iniziativa interessante sotto l’aspetto sociale e psicologico perché si propone un intervento di promozione del benessere e di recupero dell’autostima.

Anche dalla cura di sé si può infatti ripartire per ricostruire e ricostruirsi, è un modo per prendere in mano le redini della propria vita che permetterà a quanti accetteranno o riceveranno questo dono di raggiungere un miglior livello di dignità e proporsi agli altri in una veste presentabile. Anche in questa maniera i bisognosi imparano a volersi bene, ripartendo proprio da se stessi». La campagna solidale è stata pubblicizzata sui social e riprende con obiettivo mutato quella ormai celebre di Napoli, la città che ha inventato il 'caffè sospeso'.

Ma non bisogna dimenticare che in passato a Gela si sono raccolte centinaia di trecce per realizzare parrucche destinate alle donne sottoposte a chemioterapia, e anche in quell’occasione il numero delle donazioni fu sorprendente. «In questo tempo di crisi e con iniziative solidali che si moltiplicano in tutti i periodi dell’anno – prosegue Giurato – andare dal parrucchiere e chiedere di pagare il doppio, per sé e per uno sconosciuto, è difficile. Eppure abbiamo voluto 'osare' e Gela ha risposto con generosità facendo registrare in poche ore l’adesione di tanti, con numeri destinati a crescere». Così ora il semplice gesto che per per molti era diventato un lusso da non potersi permettere, grazie al contributo anonimo e silenzioso di tanti tornerà nelle abitudini di non pochi bisognosi: quello che si dice «servire di barba e capelli » i poveri. Letteralmente.

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