martedì 20 giugno 2017
Per la deputata dem Regioni, Comuni ed enti locali debbono lavorare in rete per rendere davvero operativa la norma. Falabella (Fish): scongiurare isolamento e segregazione dei disabili
Legge sul «dopo di noi», bilancio positivo. «Ora tocca alle Regioni»
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Per ora il bilancio è positivo. Ma adesso spetta ai territori renderla davvero una legge rivoluzionaria per affrontare la disabilità. Ad un anno dalla promulgazione della legge sul Dopo di noi è la parlamentare Ileana Argentin a stilare un primo resoconto sull'applicazione dalla norma. «Tutte le Regioni, fatta eccezione per la Valle d'Aosta, hanno provveduto all'invio degli indirizzi programmatici sul Dopo di noi - spiega la deputata del Pd - e il ministero del Lavoro ha concluso positivamente le istruttorie relative alle programmazioni di sedici Regioni, cui ha erogato più di 86 milioni di euro, il 95,6% delle risorse complessivamente stanziate per il 2016, che ammontano a 90 milioni».

Cosa prevede la norma

Il "Dopo di noi" prevede un Fondo da suddividere per le regioni italiane (per il 2016 si tratta di 90 milioni di euro), che aiuti le famiglie con figli disabili e disabili gravi, i quali saranno accompagnati in percorsi di vita che permetteranno ai genitori «il lusso di morire» - dice Argentin durante una conferenza alla Camera - questi, infatti, avranno la certezza che le esigenze dei propri figli, una volta morti i parenti, «continueranno ad essere soddisfatte». A questo punto, però, è la richiesta dell'esponente democratica, «ci aspettiamo un lavoro veloce da parte di Regioni e Comuni», anche perché «la battaglia è cominciata, ma è necessario ancora sistemare alcune cose. Si può e si deve fare». Perciò adesso, secondo lei, «bisogna deistituzionalizzare tutte quelle persone, sono 300 mila, che ancora vivono nei cronicari. Sono necessari più fondi, più soldi, ma non solo. Soprattutto che le Regioni, i Comuni e tutti gli enti locali lavorino in rete perché solo in questo modo ce la faremo».


Ma ci sono anche questioni a livello centrale da affrontare, per rendere davvero completo il percorso di applicabilità della legge. Il sottosegretario alla Politiche sociali, Franca Biondelli, perciò ha garantito che tutti i decreti attuativi sono stati realizzati e che alcuni progetti riguardano non solo il Dopo di noi, ma anche l'accompagnamento al Dopo di noi. Molto soddisfatta Ileana Argentin del fatto che il durante noi sia stato considerato elemento fondamentale del Dopo di noi, «cosicché i genitori potranno organizzare il futuro dei figli quando sono ancora in vita. Ora la palla è nelle mani delle Regioni che spero non deludano nessuno facendo il loro dovere».

L'impegno delle associazioni

Che ci sia un interesse molto forte intorno al tema della disabilità è dimostrato dal «lungo e serrato dibattito nelle aule parlamentari e nel Paese - aggiunge il presidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) Vincenzo Falabella - ma anche di quanto siano diversi gli accenti e le sensibilità attorno ai temi dell'autonomia personale delle persone con disabilità». Questo confronto tuttavia, è il passaggio successivo del suo ragionamento, deve ora diffondersi nei territori e nelle comunità locali per rendere operativi e concreti gli intenti della norma, ma «deve anche estendersi ad altri aspetti altrettanto drammatici che riguardano il rischio di segregazione e di isolamento delle persone con disabilità».

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