venerdì 22 marzo 2013
I giudici della Corte d'appello di Genova hanno confermato la condanna a 9 anni, sei mesi e 20 giorni di reclusione di carcere per l'ex parroco di Sestri Ponente. È stata invece ridotta da 5 anni a 4 anni e 8 mesi la pena per l'ex seminarista Emanuele Alfano, che era accusato di induzione alla prostituzione minorile.
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Con la conferma della sentenza di primo grado a 9 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, si è chiuso oggi il processo d'appello, a Genova, nei confronti di don Riccardo Seppia, l'ex parroco di Sestri Ponente che era stato arrestato il 14 maggio 2011 nell'ambito di un'inchiesta della Procura su pedofilia e cessione di stupefacenti. Le accuse nei suoi confronti erano: violenza sessuale su minori, tentata induzione alla prostituzione minorile, offerte plurime di droga e cessione di cocaina. Una riduzione di pena, invece, è stata concessa all'ex seminarista Emanuele Alfano (da 5 anni a 4 anni e 8 mesi), accusato di induzione alla prostituzione minorile. I giudici hanno ritenuto che, per uno degli incontri con minore, si è trattato di rapporto sessuale e non di induzione alla prostituzione. Don Seppia, al contrario di Alfano, anche oggi era presente in aula assistito dal suo legale, Paolo Bonanni, che ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione. Nell'udienza scorsa l'ex parroco, che è detenuto nella sezione “sex offenders” del carcere di Sanremo, aveva chiesto perdono per il suo comportamento ma aveva detto di non aver concretamente attuato le fantasie oggetto dei messaggi e delle telefonate intercettate. ​
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