martedì 25 agosto 2009
Nel discorso in occasione della iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio Unesco il presidente della Repubblica ha richiamato gli italiani all'orgoglio e alla responsabilità del proprio patrimonio storico, culturale e paesaggistico, al di là di ogni particolarismo.
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"L'inscindibilità del nostro patrimonio nazionale dal Nord al Sud, del patrimonio di storia e di bellezza che fa grande la nostra Italia", è stata sottolineata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso in occasione della iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio Unesco, il presidente ha evidenziato come i due patrimoni naturali iscritti nel patrimonio siano le isole Eolie e le Dolomiti."Ci unisce come è naturale un sentimento di orgoglio - ha sottolineato il presidente della Repubblica - perché con le Dolomiti l'Italia raggiunge il primato di 44 siti iscritti nel patrimonio mondiale dell'umanità. Due di essi sono stati riconosciuti siti naturali di rilevanza globale: prima delle Dolomiti, le Isole Eolie, e oggi ho la ventura di poter fare quasi da ponte ideale tra le une e le altre, essendo appena rientrato da Stromboli, che io e mia moglie amiamo molto da decenni, mentre ad Auronzo siamo legati da un bel ricordo personale giovanile". «La responsabilità del paesaggio è di tutti». Tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico è responsabilità che dobbiamo, sì, sollecitare i poteri pubblici ad assolvere pienamente, ma è anche responsabilità che dobbiamo assumerci noi cittadini, ciascuno di noi, dovunque viviamo e operiamo, specie se in luoghi di inestimabile valore per l'umanità intera". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento alla cerimonia per la nomina delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco, in corso ad Auronzo di Cadore in provincia di Belluno.    Napolitano ha anche rimarcato che "il paesaggio, l'ambiente naturale e storico, sono beni, sono valori che non possono essere spinti in secondo piano nelle decisioni delle autorità di governo (e su ciò - ha osservato - si dimostra determinata a vigilare il ministro Prestigiacomo, e me ne compiaccio) ma non possono nemmeno essere ignorati o trascurati dal singolo che aspiri a costruirsi una casa o che voglia trarre maggior profitto dall'attività turistica. La valorizzazione di territori come i vostri - ha aggiungo - opportunamente mirata a migliorarne la fruibilità e in generale lo sviluppo dell'economia e del turismo, debbono ancorarsi al senso del limite e al rispetto delle regole".Della ricchezza naturale e artistica dell'Italia, ha spiegato Napolitano, "dobbiamo condividere non solo l'orgoglio ma anche la responsabilità. Abbiamo di fronte al mondo la responsabilità di salvaguardare questo grande patrimonio comune". Napolitano dal palco della cerimonia ha citato la Costituzione. Alla salvaguardia dei siti artistici e naturali, ha detto il presidente della Repubblica, "ci chiama l'articolo 9 della nostra Costituzione, che è uno dei suoi principi fondamentali: 'La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazionè".
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