sabato 31 ottobre 2009
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La storia è la solita: «Halloween è una festa pagana antagonista delle nostre due giornate dedicate alla sacralità, il primo e il due novembre. Ed è l’ennesimo tentativo di promuovere il macabro, l’orrore, l’occultismo e l’esoterismo, la stregoneria e la magia». Non la prende alla larga don Aldo Buonaiuto, responsabile del "Servizio anti sette" (che ha anche un numero verde, l’800.22.88.66) dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, nonché consulente della magistratura e della "Squadra anti sette" della Polizia di Stato. Prete che colleziona minacce e insulti.«Secondo antichi testi irlandesi – spiega don Buonaiuto – intorno al primo novembre c’era il cosiddetto giorno di Samain o fine dell’estate. Era un culto al dio della morte attraverso riti orgiastici e alcool, con l’offerta di sacrifici anche umani considerata necessaria per ingraziarsi gli spiriti delle tenebre». Si credeva che il 31 ottobre i defunti avessero il permesso di tornare nell’ambiente dei vivi «e così veniva lasciato in casa il fuoco acceso, il cibo sulla tavola e la porta d’ingresso socchiusa», mentre i giovani del luogo usavano «impersonificare gli spiriti dei morti, dipingendosi il volto o mascherandosi con lunghi abiti», i bambini «chiedevano leccornie, mele e nocciole che rappresentavano le offerte ai defunti».Anche oggi i piccoli spesso vanno in giro a bussare ripetendo la formula "trick or treat", che, «dietro all’innocente significato di "dolcetto o scherzetto", ha quello originario di "maledizione o sacrificio"», continua il sacerdote. E la zucca, che simboleggia una testa di morto, «rappresenta l’irlandese errante Jack O’Lantern, il quale secondo la leggenda, fece un patto col diavolo e non trova pace né all’inferno né in paradiso».Così adesso, «dietro la parvenza di festa innocente e spassosa si impone come moda e tendenza commerciale soprattutto nelle giovani generazioni e tende a rendere "normali" e divertenti aspetti e figure orridi e ripugnanti». E questo è il minimo. In realtà c’è davvero molto di tragico: «Halloween – spiega chiaro don Buonaiuto – è soprattutto una delle principali ricorrenze del mondo satanico. Da molti è considerato il capodanno dei satanisti, periodo favorevole per la celebrazione di sabba, cioè riti e messe nere in onore del demonio». Così «questa festa è una sorta di revival del neo-paganesimo, uno dei tanti mezzi usati da alcuni per cercare di imporre il pensiero magico-esoterico. Formando e riformando la nostra cultura ad accogliere il male come fosse un "bene"».
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