sabato 23 ottobre 2021
Assegnate da Carlo Mazzone, nella top10 del Global Teacher Prize 2020. «Riconoscimento a chi si è prodigato per la comunità», dice l'insegnante di Benevento
Il professor Carlo Mazzone con alcuni studenti

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È soltanto attraverso la condivisione che la ricchezza si moltiplica a beneficio dell'intera comunità. La dimostrazione arriva da un territorio del Sud Italia, il Sannio, dove il 70% degli under 35 non ha lavoro e quindi è ancora più forte il desiderio di riscatto di chi, nonostante tutto, decide di restare. È proprio ai tanti giovani resistenti, che credono nelle potenzialità, spesso inespresse, del territorio, che guarda Carlo Mazzone, il primo insegnante italiano ad entrare, nel 2020, nella top10 del Global Teacher Prize, vinto dal maestro indiano Ranjitsinh Disale. Nello spirito del premio, una sorta di Nobel dei docenti, il vincitore ha deciso di condividere con gli altri nove finalisti la metà del milione di dollari del premio. A Carlo Mazzone sono stati destinati 55mila dollari, che il docente di Informatica all'Istituto tecnico “Lucarelli” di Benevento ha trasformato in borse di studio per gli studenti del territoro beneventano. Le prime dieci (più una) saranno assegnate lunedì ad altrettanti alunni delle scuole superiori che, superando difficoltà economiche e familiari, non soltanto hanno raggiunto brillanti risultati scolastici, ma hanno anche contribuito al progresso delle proprie comunità. L'undicesima andrà, invece, a un ragazzo delle medie di Ceppaloni, paese natale di Mazzone che, in questo modo, vuole rinsaldare il legame con la terra di origine della propria famiglia, «restituendo almeno un poco del tanto che ho ricevuto», ricorda l'insegnante.

«Ciascun ragazzo premiato - spiega Mazzone - si è distinto per un particolare gesto di solidarietà e condivisione, diventando un esempio per i propri coetanei. Con questa iniziativa delle borse di studio - sottolinea l'insegnante - voglio generare una tensione, emotiva e fattiva, nell'ottica di una promozione culturale democratica che possa coinvolgere tutti in un unico anelito di forte attenzione al nostro futuro. Esso potrà essere realmente positivo solo se incentrato su una riscoperta dell'importanza della cutlura come unico strumento di umanesimo e progresso comune che non lasci indietro nessuno».

In linea con l'attenzione al territorio è il progetto “La scuola fuori” attraverso cui il professor Mazzone vuole avviare i propri studenti sulla strada dell'imprenditoria, in collaborazione con l'Università del Sannio di Benevento. Un primo esempio è Farm aninal trade, che da start up fondata da studenti è ormai diventata una società a tutti gli effetti, specializzata nella compravendita di animali da allevamento. Un'impresa che è anche un segno di rinascita e di speranza per il futuro dell'intera regione.

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