mercoledì 15 aprile 2015
Dietro front di Fabio Tortosa, in servizio a Genova nel VII Nucleo durante il G8 del 2001 e autore di un post Facebook sulla Diaz che ha suscitato polemiche
Bagnasco: forze dell'ordine servitori del bene comune
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Il commento su Carlo Giuliani "è la cosa di cui più mi rimprovero e della quale non riesco a darmi pace". Lo ha detto intervenendo a Sky TG24 Pomeriggio Fabio Tortosa, Segretario regionale Consap, in servizio a Genova nel VII Nucleo durante il G8 del 2001 e autore di un post Facebook sulla Diaz che ha suscitato aspre polemiche. A proposito delle parole del padre di Carlo Giuliani, che ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di chiedere scusa a Carlo a nome dello Stato per le offese rivolte a suo figlio dal poliziotto, Tortosa ha spiegato: "non so se al signor Giuliani basteranno le scuse di un uomo dello stato che non ne è il capo, ma la colpa di quello che ho scritto è mia. Ho perso un fratello che aveva quindici anni e so cosa significa per una madre e un padre sopravvivere al proprio figlio. Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa". "Sono stato frainteso, non prevedevo un'interpretazione del genere". Si difende così Fabio Tortosa, divenuto noto ieri all'opinione pubblica per aver scritto su Facebook "Io sono uno degli 80 del VII NUCLEO. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte". In un'intervista a un sito web l'agente dice "quella frase era un modo per sancire la nostra totale estraneità ai fatti denunciati dalla corte di Strasburgo". La sua frase ieri ha scatenato la polemica sui social, generando rabbia e indignazione. Un'inchiesta interna è stata subito avviata dal dipartimento di Pubblica Sicurezza, con gli accertamenti relativi alla effettiva paternità delle dichiarazioni contenute.
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