lunedì 16 ottobre 2017
Il leader M5S evoca impresentabili in lista e inquinamenti nel voto. Pisicchio ironizza: e perché non le truppe Onu?
Di Maio: voto di scambio, intervenga l'Osce. Il Pd: irregolari vostre firme
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M5S alza il tiro sulle elezioni siciliane. Luigi Di Maio evoca il rischio voto di scambio. Forse anche alla luce dei sondaggi, che danno il centrodestra avanti, sia pur di poco, sul candidato grillino Giancarlo Cancelleri, il vicepresidente della Camera, e leader eletto dell’organizzazione, decide di sparigliare.

«L'Osce – chiede - l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, vigili sulle prossime elezioni regionali siciliane. Il candidato presidente ha preso carta e penna e presentato ufficialmente la richiesta d'intervento. All'Osce si faranno una risata quando chiederemo il loro intervento per controllare i seggi e il regolare svolgimento delle elezioni siciliane perché ci sono impresentabili al momento solo segnalati da stampa e da una forza politica, perché la Commissione Antimafia ha problemi a reperire informazioni - prosegue Di Maio -. Saremmo lo zimbello del mondo. Il mio appello va alla presidente Bindi per partorire l'elenco prima delle elezioni. Noi interessiamo l'Osce per chiedere di monitorare il corretto svolgimento delle elezioni. Depositeremo nelle prossime ore una risoluzione alla Camera per impegnare il governo a chiedere la stessa cosa che chiederemo noi con due lettere, una firma di Cancelleri e una mia come vicepresidente della Camera. Perché quello che abbiamo visto in questi giorni ci ha fatto rabbrividire».

«L’Osce? E perché non le truppe Onu?», ironizza il capogruppo del misto alla Camera Pino Pisicchio. «Finora l'unico partito coinvolto in irregolarità elettorali in Sicilia è proprio il Movimento 5 stelle, con il rinvio a giudizio per il caso delle firme false di Palermo di 14 colleghi di Di Maio, tra deputati, consiglieri regionali e attivisti M5S», replica il deputato Michele Anzaldi, del Pd.

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