giovedì 29 novembre 2018
L'accertamento dei vigili di Mariglianella dopo una segnalazione giornalistica. Il dossier alla Procura. Il vicepremier: sono tranquillo, i terreni appartengono a mio padre e mia zia
Manufatti abusivi in terreno di proprietà della famiglia Di Maio
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Quattro piccoli manufatti, realizzati senza permesso, sono stati accertati nel fondo di cui è comproprietario Antonio Di Maio, padre del vicepremier Luigi. Lo hanno accertato, come confermato dal sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, i vigili urbani al termine delle verifiche avviate oggi. Si tratta di piccole opere di pertinenza di una vecchia masseria come un box con la copertura in lamiera.

"Dopo una denuncia dei giornalisti - spiega Felice Di Maiolo, esponente locale di Forza Italia, sindaco da oltre sette anni di Mariglianella, comune dell'area nolana - è stato fatto un sopralluogo iniziato lunedì mattina, quando non è stato possibile entrare perché non erano presenti i proprietari. Sono stati convocati e stamattina è stato fatto il sopralluogo e sono stati accertati dei manufatti abusivi. Inoltre è stato rilevato l'abbandono di rifiuti su tre piazzole e anche su questo è stato fatto un sequestro. Tutto sarà notiziato alla Procura della Repubblica nelle prossime ore".

A chi gli chiedeva se fosse tranquillo, il vicepremier ha risposto: "Assolutamente sì". Il leader del M5S ha respinto l'ipotesi di "finalità politiche" degli accertamenti sull'impresa di famiglia: "No, io semplicemente penso che dopo alcuni articoli di stampa che hanno messo in evidenza alcune preoccupazioni le autorità sono intervenute, in questo caso i vigili urbani di Mariglianella". "E poi - ha proseguito Di Maio - si stanno facendo tutti gli accertamenti per quanto riguarda gli edifici. Sono terreni di mio padre e di mia zia, che abita al Nord. Tutto quello che si dovrà fare lo faranno. Io sono qui e cerco di lavorare per gli italiani".

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