giovedì 24 febbraio 2011
150 mila euro e l'assicurazione di essere rieletto. Gino Bucchino, 62 anni, medico, residente in  Canada ed eletto nella circoscrizione Nord e Centro America nelle liste del Pd, ha denunciato in una conferenza stampa di essere stato oggetto di un tentativo di «acquisto» politico. Facendo il nome di Denis Verdini come referente dell'operazione. Cicchitto: «Bucchino è un provocatore». Bersani: «Accertare la verità».
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150 mila euro e l'assicurazione di essere rieletto. Sarebbe, secondo quanto lo stesso interessato ha riferito in una conferenza stampa a Montecitorio, la proposta che gli è stata fatta. Si tratta di Gino Bucchino, 62 anni, medico, residente in  Canada ed eletto nella circoscrizione Nord e Centro Americanelle liste del Pd. Bucchino ha raccontato di avere ricevuto questa offerta da un giovane aderente a Rifondazione Socialista che gli ha fatto il nome di Denis Verdini come referente dell'operazione.In sostanza il giovane - Bucchino non ha fatto il nome riservandosi di rivelarlo al magistrato nel caso venisse chiamato - lo avrebbe contattato proponendogli di passare al gruppo dei Responsabili, all'interno dei quali si sarebbe dovuto creare una corrente di sinistra. "Non devi rinunciare alle tue idee" avrebbe premesso il giovane che avrebbe proseguito dicendo: "tu nel Pd non hai incarichi particolari... Con noi puoi far sentire la tua voce... Poi ci sarà una distribuzione di incarichi...". Ma la base di partenza della proposta è stata l'argomentazione politica che "il Paese può andare avanti solo con Berlusconi e che questa è la realtà, piaccia o no". È seguita l'assicurazione della rielezione e 150mila euro come contributo per le spese. Alla domanda di Bucchino su chi garantisse l'operazione il giovane - ha detto l'esponente Pd - "ha fatto il nome di Verdini".Il giovane -prosegue il racconto di Bucchino- lo aveva contattato telefonicamente, con un approccio molto disinvolto, dandogli familiarmente del tu e chiamandolo semplicemente Gino. È anche per questo che il deputato Pd, incuriosito da questi modi che facevano pensare ad una conoscenza personale, ha accettato di incontrarlo. Bucchino nel frattempo ha raccontato tutto ai vertici delgruppo alla Camera e al partito. Ma perchè non è andato dal magistrato? gli è stato chiesto. "Perché - ha spiegato Bucchino - a me interessa la denuncia politica. Se domani poi il magistrato mi chiamasse, dirò tutto quel che so".Sulla circostanza di avere fatto il nome di Verdini e non del giovane, Bucchino ha spiegato che questi "non è un parlamentare e non ha un nome importante tale da citarlo". Sui tempi del tentativo di corruzione, il deputato Pd ha detto che è "avvenuto circa tre settimane e qualche giornofa". Come mai, è stato chiesto, ha aspettato per denunciare il fatto? "In questo periodo di tempo è deceduto mio papà" ha spiegato Bucchino.CICCHITTO: NESSUNA COMPRAVENDITA. BUCCHINO? UN PROVOCATORE"Il passaggio di numerosi parlamentari alla maggioranza non sta avvenendo attraverso meccanismi corruttivi ma per due ragioni di fondo: da un lato c'è un numero rilevante di parlamentari che non vogliono lo scioglimento del parlamento, dall'altro il Fli si è rivelato un autentico fallimento e l'opposizione tradizionale è del tutto inconsistente e la sua unica arma impropria sono i pm di Milano".È quanto dichiara il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. "In questa situazione - continua Cicchitto - oltre alla fabbrica del fango messa in atto da alcuni giornali di sinistra, adesso entrano in campo anche autentici provocatori, come nel caso di Bucchino. Adesso partirà l'ennesima campagna portata avanti da chi sta letteralmente perdendo la testa perchè il 14 dicembre non è riuscito a mettere in minoranza il governo".BERSANI: ACCERTARE LA VERITA', SUPERATA SOGLIA DI DECENZA"Davanti a episodi sconcertanti come quelli denunciati oggi dall'onorevole Bucchino con un gesto che gli fa onore, mi chiedo se non siamo ormai oltre ad ogni soglia di decenza e di svilimento delle istituzioni. È ora di accertare fino in fondo se in questo periodo siamo di fronte a vere e proprie compravendite per tenere disperatamente in piedi una maggioranza traballante. Se così fosse credo che non si dovrebbe più parlare di politica ma di reati". Lo ha dichiarato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a proposito del tentativo di corruzione verso il deputato democratico Gino Bucchino.
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