mercoledì 3 dicembre 2014
Il procuratore di Ragusa: «Non possiamo dire chi sia». Indagini «a 360 gradi». Perquisizione degli inquirenti a casa del piccolo: i filmati delle telecamere smentirebbero la versione fornita dalla madre.
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Nel caso del piccolo Loris Stival c'è una persona indagata per il delitto. Polizia e carabinieri oggi pomeriggio sono entrati nell'abitazione dei genitori di Loris Stival. Tra loro il capo della squadra mobile Nino Ciavola e il capitano dei carabinieriDomenico Spadaro. Secondo quanto si è appreso si sarebbe trattato di una perquisizione, terminata dopo circa due ore e mezza,  autorizzata dalla procura di Ragusa. L'atto servirebbe a verificare l'esistenza di elementi utili alleindagini. In particolare circa alcune incongruenze che sarebbero emerse nelle dichiarazioni della madre. Veronica Panarello, non è al momento iscritta nel registro degli indagati. "Oltre al fascicolo a carico di ignoti c'è l'iscrizione nel registro degli indagati di una persona ma per adesso non possiamo dire chi sia". Così si è espresso il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, in serata."È un'indagine a 360 gradi, a cerchi concentrici, che prende in considerazione prima tutti le ipotesi che possono verificarsi, e poi i centri più piccoli, dove vengono privilegiate alcune ipotesi investigative", ha detto Petralia nel corso di una conferenza stampa al Palazzo di giustizia. "Alcune sono state percorse, qualcun'altra è in fase di percorrimento. Lo scopo è quella di fare un'indagine per esclusione, e laddove un'ipotesi si rivela non utile da percorrere, la si esclude per andare a concentrarsi sulle altre. Speriamo di giungere in tempi relativamente brevi di arrivare al cerchio centrale, col nome del responsabile del delitto". L'indagine. Si concentra sulle immagini dell'auto della madre di Loris, Veronica Panarello, 25 anni, riprese dalle telecamera di videosorgeglianza la mattina di sabato, l'attenzione degli inquirenti che indagano sull'omicidio del bambino di 8 anni ucciso a Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. Tra i fotogrammi che vengono esaminati, quelli di un obiettivo posizionato nelle vicinanze dell'abitazione della famiglia Stival, e attivo anche sabato mattina quando la donna è uscita per accompagnare i figli a scuola. Anche in queste immagini, sull'auto non sarebbe visibile Loris, al contrario del fratello minore, Diego, di 4 anni, e della mamma. Veronica Panarello ieri è stata nuovamente sentita dagli investigatori come persona informata dei fatti, e ha risposto alle domande per circa tre ore per poi lasciare la questura poco prima delle 23, da un'uscita secondaria. Le immagini registrate dalle telecamere sabato mattina fornirebbero una versione diversa da quella raccontata dalla mamma del piccolo Loris. Secondo le fonti investigative, nelle immagini, attorno alle 8 la mamma, Loris e l'altro figlio della donna uscirebbero da casa e salirebbero in auto per andare a scuola. Circa un quarto d'ora dopo, l'auto verrebbe inquadrata di nuovo sotto l'abitazione in via Garibaldi e si vedrebbe Loris scendere e dirigersi da solo verso casa. La macchina con a bordo la mamma, a quel punto, ripartirebbe e, ipotizzano gli investigatori agli inquirenti, si sarebbe diretta alla ludoteca per lasciare il figlio piccolo.Dopo un altro quarto d'ora circa l'auto verrebbe nuovamente ripresa dalle telecamere mentre entra nel garage sotto l'abitazione di Loris. L'indiscrezione al momento non trova conferme ufficiali degli inquirenti, ma se riscontrata smentirebbe la madre secondo cui alle 8.25 avrebbe lasciato Loris davanti alla scuola per poi andare via verso l'asilo con il figlio più piccolo. Ieri la donna aveva ribadito la sua versione agli inquirenti che l'avevano convocata in questura. I vertici della Squadra mobile e dei carabinieri, assieme agli esperti del Servizio centrale operativo della polizia di Stato e del Ros dei carabinieri giunti da Roma, si sono ritrovati a fine mattinata nella questura di Ragusa per fare il punto sugli sviluppi delle ultime ore.

 Per detenzione di munizioni, invece, è già indagato Orazio Fidone, il cacciatore che ha scoperto il corpo del piccolo. "Che ci siano attività in questo momento - ha detto in serata il procuratore - non vuol dire che si stia indagando una singola persona. Tali attività servono per l'acquisizione di elementi utili per il prosieguo delle indagini". "Le immagini sono tantissime - ha aggiunto - e tutte oggetto di studio. Sono 42 telecamere per 24 ore di sabato di registrazioni importanti".E per il comandante della Legione carabinieri "Sicilia", generale Giuseppe Governale, "dobbiamo aspettarci che ci siano delle attività che possano trovare un esito favorevole non a lungo termine". In prefettura si è invece riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Annunziato Vardè. ALla riunione ha partecipato anche il sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato. In paese, intanto, la gente si mostra solidale con il cacciatore Orazio Fidone, che dopo aver trovato stato il cadavere del piccolo Andrea Loris, è stato indgato dalla Procura come atto dovuto per compiere accertamenti sulle sue vetture e sui suoi abiti. Fidone questa mattina ha preso un caffè nella piazza centrale piazza del paese ed è stato abbracciato da diversi suoi concittadini che lo hanno avvicinato per dargli solidali pacche sulla spalla. Dalla famiglia, per bocca della zia Antonella Stival, è venuto un nuovo appello ai giornalisti: "Siamo una famiglia per bene, non infangateci", ha chiesto la donna.

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