sabato 18 giugno 2011
La situazione rimane critica in molti quartieri. Il neo sindaco di Napoli: «Non ci sarebbe emergenza se ognuno facesse la sua parte».
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'"Tutti si devono assumere le proprie responsabilità e se ognuno facesse la sua parte non ci sarebbe bisogno dello stato di emergenza". Richiama alle responsabilità istituzionali, e non solo, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, nell'affrontare l'ennesima crisi di rifiuti che investe il capoluogo partenopeo e la provincia. "Il Comune l'ha fatto e lo sta ancora facendo anche in modo coraggioso - ha affermato - La Regione dovrebbe agire in base ai poteri che ha e il Governo fare un decreto che invece non fa".Nella risoluzione del problema, come ha precisato, "molto dipenderà dalla decisione del Governo" sul decreto sblocca-flussi, "ma su questo sono abbastanza pessimista". Il primo cittadino valuta positivamente il tavolo di ieri in Prefettura con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e quello della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, con i quali, dice, "stiamo lavorando affinchè il Governo provveda al decreto, ma su questo sono abbastanza pessimista". "Stiamo lavorando tutti - ha aggiunto - Caldoro sul piano interregionale e lo faccio anche io sul piano politico, ma non istituzionale. Dobbiamo essere pronti a qualsiasi prospettiva e poi mercoledì andremo a Bruxelles per affrontare varie cose". I cumuli per strada e il no al decreto possono essere un modo per premere sull'acceleratore e avere il termovalorizzatore a Napoli est? "Gli interessi sono enormi - ha risposto il sindaco - abbiamo ostacoli di tutti i tipi, ma noi dobbiamo essere più forti".Roghi e proteste - Nelle strade di Napoli c'è una giacenza di 2000 tonnellate di rifiuti. L'Asia, la società che si occupa dei servizi di igiene ambientale nel capoluogo partenopeo, ha incrementato la raccolta su tre turni, praticamente 24 ore su 24, conferendo l'arretrato nelle aree di trasferenza definite ieri dal vertice tenuto in prefettura. I siti non stati resi noti, per evitare le proteste dei cittadini. La situazione in numerosi quartieri della città appare ancora però molto critica. Con l'aumento delle temperature i rifiuti per strada emanano cattivi odori e cresce l'insofferenza. Proteste questa mattina a via San Giacomo, vicino la sede del municipio, e soprattutto nelle strade dei vicini quartieri Spagnoli dove gruppi di residenti hanno rovesciato i cassonetti stracolmi di sacchetti, creando problemi alla viabilità. Nel quartiere monte Calvario, l'ingresso della scuola elementare Paisiello, al momento chiusa, è letteralmente sommerso dai rifiuti. I mezzi dell'Asia hanno liberato dall'immondizia puzzolente la centralissima via Toledo. Resta invece ancora grave la situazione nei quartieri spagnoli con cumuli non raccolti presenti quasi in tutte le strette vie ed anche su molte auto parcheggiate. Nella notte, a Pianura, zona occidentale di Napoli, circa 200 persone sono scese in strada ed hanno sparpagliato l'immondizia lungo tutta la carreggiata e ribaltato i cassonetti, impedendo la circolazione delle auto.Sul posto si sono recate le forze dell'ordine, e, solo alle 2.30, la situazione è tornata alla normalità con la rimozione della spazzatura e il ripristino della viabilità. Circa 20 i roghi appiccati nella notte ai cumuli di rifiuti, secondo i Vigili del Fuoco.
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