venerdì 21 febbraio 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Avvocato di formazione, politico di professione, ma anche romanziere ("I mestieri immateriali di Sebastiano Delgado", sua quarta fatica, è in libreria da novembre 2013) il nuovo ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini, è stato spesso definito "uomo del dialogo". Legatissimo a Enrico Letta, "amico vero", che lo aveva voluto nel suo governo come ministro dei rapporti con il Parlamento, è però una figura chiave anche del pd di Matteo Renzi. Ex segretario del Pd, che ha guidato dal 21 febbraio al 25 ottobre del 2009, si è occupato anche di cultura e turismo a metà degli anni Novanta come assessore nella giunta di centro sinistra di Ferrara, la sua città natale. "Ho due passioni nella vita, la letteratura e la politica", ha detto lui, "due universi che non si incontrano ma a cui non intendo rinunciare". Classe 1958, separato e padre di due figlie, Franceschini - che proprio ieri a Sanremo Luciana Littizzetto ha citato per la sua barba - ha scoperto la passione della politica negli anni della scuola, in qualche modo ereditandola dal padre Giorgio, partigiano "bianco" e poi deputato per la Democrazia Cristiana durante la II Legislatura, dal 1953 al 1958. Al liceo è stato tra i fondatori dell'Associazione Studentesca Democratica, poi consigliere comunale di Ferrara per la Democrazia Cristiana. Nel 1994 dà vita a Ferrara a una delle prime giunte di centrosinistra d'Italia, divenendo Assessore alla Cultura e al Turismo. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio maggioritario di Ferrara. Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del comitato costituente del partito, del quale diventa coordinatore dell'esecutivo nazionale. Con la nascita del Partito Democratico il 14 ottobre 2007 e l'ascesa alla segreteria di Walter Veltroni, è divenuto vicesegretario nazionale del nuovo partito. Il 25 ottobre 2009 alle primarie del PD ottiene oltre un milione di voti, pari al 34% dei consensi, venendo superato da Bersani che diventa quindi il nuovo segretario. Costante anche l'impegno nella scrittura. La politica "è servizio, la scrittura è libertà", ha spiegato tante volte presentando i suoi romanzi, "la fortuna di scrivere sta nel mettersi dentro tante vite è l'espressione massima di libertà". L'esordio, nell'ormai lontano 1985, è con un saggio di storia politica "Il partito Popolare a Ferrara. Cattolici, socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni". Ma già nel 2006 arriva il primo romanzo, che si intitola "Nelle vene quell'acqua d'argentò, ed ha come protagonista un anziano che improvvisamente si mette in viaggio per trovare la risposta alla domanda che quarant'anni prima gli aveva fatto un compagno di scuola. Nel 2007 arriva "La follia improvvisa di Ignazio Rando", ambientato nella sua Ferrara nel periodo fascista. Del 2011, pubblicato da Bompiani, è Daccapo, anche in questo caso ambientato a Ferrara, dove Iacopo, unico figlio del notaio Ippolito Dalla Libera torna per un viaggio pieno di emozioni alla scoperta di un segreto rivelatogli dal padre morente. L'ultimo, uscito nel novembre scorso, riecheggia un pò Pessoa: il protagonista è lo strambo Sebastiano Delgado, inventore di Mestieri Immateriali che parlano ai nostri desideri più intimi, voglie piccole e inconfessabili come ricevere una carezza quando tutto fuori sembra ostile.  Alla guida del Mibact, dove succede a Massimo Bray, Franceschini troverà però una serie di questioni molto concrete da affrontare subito, a cominciare dal turismo, per cui si attende da tempo un decreto, ma senza dimenticare quella che da anni è la priorità del settore, Pompei, dove il grande progetto di restauro finanziato con 105 milioni Ue è di fatto ancora ai blocchi di partenza. Urgente e infuocato anche il tema della riforma del ministero, oppresso dalla burocrazia, invecchiato, difficile da gestire e , soprattutto, sempre più povero, con un bilancio per il 2014 ridotto a 1,4 miliardi di euro, meno della metà dei 3,9 miliardi di euro di budget su cui può contare il ministero della cultura francese. Mondo della cultura e associazioni lo aspettano al varco.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: