giovedì 29 dicembre 2022
Il giovane talento della musica classica da Kharkiv a Palermo. Dove ora studierà al Conservatorio. Gara di solidarietà per donare al 18enne, in fuga con la madre, il pianoforte
Danijl al pianoforte in Conservatorio, a Palermo, alla presenza delle autorità

Danijl al pianoforte in Conservatorio, a Palermo, alla presenza delle autorità - .

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Danijl ha messo gli accordi della propria vita al posto giusto, ora che ha ricevuto il suo regalo di Natale: un pianoforte pronto a seguire il suo destino di giovane talento della musica classica. Lo spartito di una esistenza normale e piena di sogni sembra risuonare già sotto il cielo quasi sempre estivo di Palermo. Per Danijl Godunov, diciotto anni, che viene dall’Ucraina, che sa quanto siano stati feriti dalla guerra i cieli limpidi della sua Kharkiv, si è aperto un mondo di speranza, grazie alla disponibilità della Regione che gli ha regalato lo strumento e di un’associazione che pagherà l’affitto di una sistemazione dignitosa per lui e per sua madre Tamara. E grazie, soprattutto, alla tenacia del suo maestro, Antonio Sottile, pianista e docente al Conservatorio palermitano Alessandro Scarlatti.

Era stato lo stesso Sottile a raccontare la storia sul quotidiano online LiveSicilia. it: « La mamma di Danijl mi ha contattato, tempo fa, dall’Ucraina. Mi parlava del figlio che voleva assolutamente studiare al Conservatorio di Palermo. C’è stato uno scambio di messaggi. Poi il conflitto ha creato una prospettiva amara, diversa. Il ragazzo e sua madre sono fuggiti dalle rovine, dall’odissea delle bombe, appena in tempo. E sono arrivati qua. Danijl è un pianista molto promettente, è stato accettato, superando brillantemente le ammissioni. Stiamo provando a dargli una mano. Il problema è che c’è una situazione abitativa alquanto difficile e che non hanno un pianoforte. Come farà il ragazzo a prepararsi, a studiare? Lanciamo il nostro appello: “Un pianoforte per Danijl”. La città è chiamata a mobilitarsi, una speranza così forte non può andare delusa».

Quella accorata sollecitazione è stata raccolta. Il lieto fine si è celebrato, qualche giorno fa, proprio nei locali magnifici del Conservatorio, guidato dal direttore Daniele Ficola che si è molto adoperato, con la consegna del prezioso dono. L’occasione è stata siglata dal comunicato ufficiale: «Dopo l’appello lanciato dalla testata giornalistica è partita una gara di solidarietà di istituzioni e privati per dare la possibilità a Danijl di vivere e studiare a Palermo. Il presidente Renato Schifani ha aderito con l’acquisto del pianoforte, attingendo all’apposito capitolo di spesa della Presidenza destinato alle attività di contrasto della povertà, alle attività umanitarie e sociali nei confronti di fasce deboli, disagiate o meritevoli di solidarietà”. «Questo pianoforte è importante per un giovane, la sua famiglia e l’intera popolazione ucraina che soffrono per un attacco ingiustificabile da parte di un Paese aggressore nei confronti di un Paese libero – sono parole del governatore siciliano –. Siamo al loro fianco, siamo con la popolazione ucraina, con questo giovane che è un bravo pianista. Siamo felici di avere contribuito a portare un sorriso a una famiglia che soffre. Auguriamo a Danijl di continuare a studiare e a rincorrere i suoi sogni».

L’associazione Cammino d’amore è disposta a farsi carico delle somme necessarie per l’affitto di una residenza compatibile con le esigenze di madre e figlio. «Ci occupiamo di povertà, di bisogno, di storie profondamente umane – ha spiegato Roberto Cascio, il referente –. Non potevamo restare insensibili».

Lui, il protagonista della vicenda, il ragazzo di Kharkiv, ha riacquistato il sorriso. Nei primi giorni del suo soggiorno palermitano gli occhi di Danijl mostravano un comprensibile riflesso di tristezza, mentre il suo smartphone sottolineava l’orrore e la distruzione patiti dall’Ucraina, con le fotografie di una terra colpita a morte, sepolta dalle macerie che erano case. Adesso, invece, sorride pure con lo sguardo, Danijl Godunov, diciottenne che compulsa il telefonino come tutti i suoi coetanei, ma che poi si trasforma quando, finalmente, accarezza i tasti.

«Voglio regalare emozioni» ha spiegato, durante la cerimonia in Conservatorio, prima di concentrarsi sulla Patetica di Beethoven. E le dita hanno cominciato a volare con l’urgenza di chi cerca una strada, soltanto quella. Come se si potessero sanare il dolore e l’orrore, come se si potesse cancellare il fragore delle bombe, grazie alle note che fioriscono nell’anima. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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