giovedì 13 luglio 2017
Via libera ad un approfondimento sul sistema bancario e finanziario, dopo la polemica innescata da Forza Italia. Gentiloni rivendica l'intervento sulle banche in crisi: giusto e doveroso.
Da Mattarella ok a commissione parlamentare d'inchiesta
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. La vicenda era stata oggetto di una polemica innescata dal presidente dei deputati di Fi Renato Brunetta che nei giorni scorsi aveva sollecitato la firma in tempi rapidi. Il Colle aveva precisato che il presidente avrebbe fatto tutte le necessarie verifiche prima di dare il via libera. E stamane poi la pubblicazione sul sito del Quirinale della decisione di avviare la Commissione d’inchiesta. Il primo ad esprimere soddisfazione è proprio il presidente dei deputati di Fi, Renato Brunetta, sottolineando che «evidentemente il nostro rispettoso pungolo ha avuto qualche effetto».


Quasi in contemporanea, mentre la Camera sta analizzando il dl banche con la prosecuzione dell’ostruzionismo da parte del M5s, il premier Gentiloni rivendica l’intervento «giusto e doveroso» sulle banche in crisi e «chi parla di regali ai banchieri fa demagogia facile». Durante l’inaugurazione della nuova sede della Bnl a Roma, il presidente del Consiglio sottolinea che l’azione del governo è servita per «salvare i risparmiatori non per assolvere i responsabili del disastro. Io non faccio il magistrato, ma penso che debbano pagare». In più ha ribadito che «il sistema bancario ha ora superato sue difficoltà maggiori, un dato riconosciuto dai mercati» e ora «ci sono le condizioni perché il credito riprenda vigore».

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