Candele e peluche sulla spiaggia di Cutro - Ansa
Una veglia all'alba, nell'ora in cui è avvenuto il naufragio, per ricordare le 94 vittime della strage di Steccato di Cutro (Crotone). Oltre trecento persone, tra cui i parenti delle vittime e alcuni dei superstiti, hanno partecipato stamattina all'incontro organizzato dal giornale on line 'Crotone news'. Presente anche Khaled Ahmad Zekriya, Ambasciatore della Repubblica Islamica e dell'Afghanistan a Roma. Alle 4.30, l'orario della strage, la madre di due minori che hanno perso la vita, ha gettato in mare una corona di fiori. Alcuni familiari hanno srotolato una striscione con le fotografie a colori delle vittime. Sulla spiaggia sono stati sistemati i peluche che l'anno scorso furono lasciati dai cittadini al Palamilone, il palazzetto dello sport che ospitò le salme. Dopo un momento di preghiera islamica, sono state accese 94 candele, tante quante le vittime della strage di migranti. Presenti anche 36 studenti dell'Istituto dei Nobili di Catanzaro, che si sono organizzati da soli, con una insegnante, Caterina Mazzuca, noleggiando un pullman.
«Sono riuscito a salvarmi solo grazie a un pezzo di legno a cui mi sono aggrappato con tutte le mie forze. Fino a quando sono riuscito a toccare la terraferma» ha raccontato Samir, un ragazzo di 18 anni dell'Afghanistan, che si trovava sulla "Summer Love". «Oggi, qui a Steccato, ho rivissuto le stesse emozioni di quel giorno - ha detto - i soccorsi sono arrivati tardi: avevamo visto una luce e e pensavamo fossero i soccorsi invece era un peschereccio. Però, poi, all'arrivo in spiaggia non c'era nessuno».
Non c'è però solo il ricordo, ma anche la volontà di non dimenticare e chiarire fino in fondo quel che è accaduto. «Le famiglie di vittime del naufragio di Steccato di Cutro ed alcuni superstiti faranno una causa civile risarcitoria nei confronti del governo per omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia» ha annunciato uno dei familiari nel corso di una conferenza stampa a Crotone. Il ricorso, ha spiegato l'avvocato Stefano Bertone, che insieme ai colleghi Marco Bova e Enrico Calabrese assiste una cinquantina di famiglie e alcuni superstiti, sarà presentato una volta conclusa l'inchiesta penale coordinata dalla Procura di Crotone e riguarderà la presidenza del Consiglio ed i ministeri degli Interni e dell'Economia.