sabato 31 marzo 2018
È accaduto, forse per una fuga di gas, questa mattina a Rescaldina, nel Milanese. Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita
Vigili del fuoco e soccorritori al lavoro sulle macerie

Vigili del fuoco e soccorritori al lavoro sulle macerie

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Nove persone, di cui due gravi, sono rimaste ferite nel crollo parziale di una palazzina a Rescaldina, nell'hinterland milanese. L'allarme è scattato poco dopo le 7.30 di stamane con le prime chiamate ai vigili del fuoco per «crollo in seguito a esplosione». Delle nove persone coinvolte, appartenenti a due nuclei familiari, solo due sono in gravi condizioni ma nessuno è in pericolo di vita.
Quattro si sono salvate subito, cinque sono estratte dalla macerie dai vigili del fuoco in diverse operazioni, tutte concluse intorno alle 10. Tra i feriti, due adulti e due bambini sono stati portati, in codice verde, all'ospedale di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Altri due, bambini, uno di 9 e uno di 6 anni, ustionati al volto, sono all'ospedale di Legnano, nel Milanese: entrambi intubati, il primo sarà portato al centro grandi ustionati del Niguarda, a Milano, il secondo a Torino con l'elisoccorso. Due adulti ustionati sono stati portati uno con elisoccorso al Niguarda, l'altro a Monza. Infine, un adulto non ustionato ma con trauma è stato trasportato all'ospedale di Varese. In tutto sono intervenuti due elicotteri, due mezzi avanzati e altre due equipe sanitarie di supporto, 10 ambulanze. Intervento della squadra Usar su iniziativa dei vigili del fuoco. Ancora da accertare le cause e il punto della deflagrazione che ha portato al crollo di due appartamenti dei 12 che ospita la palazzina. Si ipotizza una fuga di gas.

Ventisette persone sfollate

In totale, sono 27 le persone sfollate, come ha precisato il sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo. «All'interno di quello stabile, composto da 12 appartamenti, vivono 27 persone, divisi in vari nuclei famigliari - ha detto -. Al momento sono tutti sfollati perché anche la parte della casa rimasta in piedi è inagibile e lo sarà probabilmente per qualche tempo, prima che vengano effettuate tutte le verifiche di stabilità e che vengano terminate le operazioni di messa in sicurezza della parte crollata». Le famiglie rimaste coinvolte nel crollo sono tre. Nel condominio alcuni appartamenti erano vuoti. «Le persone che vivono in quella casa al momento si trovano nell'oratorio della vicina chiesa - ha detto sindaco -. Molti di loro verranno ospitati da parenti e amici mentre per un paio di famiglie stiamo cercando una sistemazione temporanea».

«Sentito un grande botto»

Drammatiche le testimonianze dei vicini. «Ho sentito un grande botto e sono scappata con il mio compagno e solo una volta fuori
ho visto che era crollato mezzo condominio», ha raccontato una delle persone che abitavano nella parte della palazzina rimasta in piedi. La prima ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Legnano (Milano) e i vigili del fuoco di Milano è, appunto, quella che a causare il cedimento sia stata una esplosione presumibilmente causata da una fuga di gas. Ma gli accertamenti tecnici sono ancora in pieno svolgimento. «Sono arrivato subito, abito qui di fianco - dice un altro testimone - c'erano già tante persone in strada che urlavano e la parte terminale del condominio, venuta giù come accasciata. Dopo poco sono arrivati i mezzi di soccorso e i carabinieri e in breve tempo ho visto decine di vigili del fuoco sopra le macerie che scavavano con le mani». «Ho visto una donna con gli occhiali - dice un'altra residente - che conoscevo di vista, ancora in pigiama e avvolta con una coperta dei vigili del fuoco, e un signore di mezza età, con il viso scosso, che teneva su una spalla il suo gatto aggrappato a lui con le
unghie».

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