giovedì 18 marzo 2021
L'Agenzia europea per i medicinali: il nostro ruolo è valutare ogni caso e chiarire se si tratta di effetto collaterale o coincidenza. L'Ue: da Pfizer altri 10 milioni di dosi entro giugno
La direttrice dell'Ema, Emer Cooke, in conferenza stampa via streaming

La direttrice dell'Ema, Emer Cooke, in conferenza stampa via streaming - Ansa

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Dopo lo stop precauzionale alla somministrazione delle dosi del vaccino AstraZeneca da parte di diversi Paesi Ue, l'Agenzia europea per i medicinali ha rassicurato sull'uso del siero, sottolineando che ad ora non ci sono indicazioni che il farmaco abbia provocato gli eventi tromboembolici segnalati tra le persone che hanno ricevuto le dosi, e che i benefici superano i rischi. La decisione finale dell'authority è attesa per giovedì e in caso di parere positivo Italia e Francia faranno ripartire la somministrazione del siero. Lo hanno annunciato il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di un colloquio avuto al termine della giornata di martedì 16 marzo. I due leader hanno definito "incoraggianti" le dichiarazioni preliminari dell'agenzia europea.

Va ricordato che lunedì diversi Stati membri dell'Ue avevano fermato la somministrazione del siero AstraZeneca, tra cui Germania, Francia e Spagna, oltre all'Italia, in attesa della decisione dell'agenzia.

La commissaria alla Salute Stella Kyriakides ha ribadito che le decisioni dell'Ue si baseranno sull'analisi scientifica e sulle raccomandazioni dell'Ema. "La sicurezza per noi non è negoziabile", ha detto la commissaria, riconoscendo poi che la fiducia dei cittadini è "fondamentale per la vaccinazione" e che in questo contesto l'agenzia europea del farmaco ha avviato un'indagine per fare chiarezza sui casi di trombosi.

AstraZeneca, giovedì le risposte dell'Ema. 30 trombosi su 5 milioni di vaccinati

Sul caso del vaccino AstraZeneca, sospeso in via precauzionale in molti Paesi europea dopo alcuni casi letali di trombosi ed embolie a poche ore dalla vaccinazione, l'Agenzia europea per il farmaco (Ema) interviene, su sollecitazione della Commissione Europea. E sostanzialmente conferma che gli esiti della valutazione, in corso, arriveranno giovedì.

"Per il momento non ci sono indicazioni che il vaccino abbiamo causato queste condizioni, non sono emerse nei test clinici né sono stati indicati come effetti collaterali noti" ha dichiarato la direttrice dell'Ema, Emer Cooke, in conferenza stampa. "Molte migliaia di persone sviluppano trombosi ogni anno in Europa per cause di differenti" quindi la valutazione in corso dell'Ema nasce per rispondere alla domanda: "Si tratta di un effetto collaterale o di una coincidenza?", ha spiegato.

Il rapporto rischi-benefici del vaccino AstraZeneca "rimane positivo, stiamo continuando a valutare possibili eventi collaterali" e "la situazione attuale non è imprevista" ha detto Emer Cook. "Quando si vaccinano milioni di persone non è raro che si abbiano reazioni avverse, il nostro ruolo è valutare che qualsiasi caso sia un reale effetto collaterale o una coincidenza", ha sottolineato Cooke.

"Oggi c'è una nuova riunione degli esperti di analisi di dati e giovedì verranno rese noto le conclusioni" ha detto Cooke. "Il pubblico sarà informato della decisione". La direttrice dell'Ema ha aggiunto che è in corso da parte dell'Agenzia un'inchiesta su alcuni lotti specifici del vaccino. "In origine alcuni specifici lotti erano sospettati di causare effetti collaterali" e "stiamo facendo verifiche anche su questo" oltre che "sui dettagli che stiamo ricevendo su alcuni casi e circostanze che potrebbero essere associati con alcune categorie di persone colpite da eventi" finiti sotto la lente d'ingrandimento delle autorità sanitarie.

Fino al 10 marzo sono stati segnalati all'Ema 30 casi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca. Cooke ha però precisato che si tratta di un numero inferiore agli eventi reali perché "anche nel fine settimana sono stati segnalati ulteriori casi".

L'Ue: da Pfizer altri 10 milioni di dosi entro giugno

La Commissione Europea e BioNTech-Pfizer hanno raggiunto un accordo sulla consegna accelerata di 10 milioni di dosi per il secondo trimestre. "So quanto sia cruciale il secondo trimestre per l'attuazione delle nostre strategie di vaccinazione negli Stati membri", ha spiegato la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. "Questi 10 milioni di dosi accelerate porteranno le dosi totali di BioNTech-Pfizer nel secondo trimestre a oltre 200 milioni. Questa è un'ottima notizia. Offre agli Stati membri spazio di manovra e possibilmente di colmare le lacune nelle consegne". Le dosi arrivano dall'opzione di 100 milioni di dosi nel secondo contratto BioNTech-Pfizer, previsto per il terzo trimestre e il quarto trimestre del 2021.

L'Europa (con Russia e Turchia) ha oltre 900mila vittime

Intanto il virus continua a mietere vittime: l'Europa ha superato i 900mila morti. Il dato è riportato da Afp, che si basa sui bilanci nazionali forniti dalle rispettive autorità sanitarie. Il numero di Paesi considerati nell'area europea è di 52, e comprende anche Russia e Turchia.

Il numero dei decessi, esattamente 900.185, ne fa l'area più colpita: è superiore a quello registrato nell'area dell'America Latina-Caraibi (721.581), Stati Uniti-Canada (558.110) e Asia (263.250). I contagi in Europa ammontano a oltre 40 milioni, mentre in America Latina e Caraibi sono 22.872.052, in Nord America 30,4 e in Asia 16,7.

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