martedì 5 dicembre 2023
Nel monitoraggio della Fondazione si registra un incremento delle infezioni a novembre del 94,3%. I decessi, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità sono stati 881, soprattutto "over 80"
Covid, in quattro settimane casi quasi raddoppiati
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Torna a crescere il numero dei nuovi casi settimanali di Covid: dalla settimana 2-8 novembre a quella 23-29 novembre è aumentato da 26.855 a 52.175 (+94,3%), mentre il tasso di positivitaà dei tamponi è salito dal 13,6 al 18,8%. Sono alcuni dei dati contenuti nel monitoraggio di Gimbe. "Rispetto all'effettiva circolazione virale - avverte Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - il numero dei contagi è largamente sottostimato perché il sistema di monitoraggio, dopo l'abrogazione dell'obbligo di isolamento per i soggetti positivi, poggia in larga misura su base volontaria. Da un lato la prescrizione di tamponi nelle persone con sintomi respiratori è ormai residuale, dall'altro con l'utilizzo diffuso dei test antigenici fai-da-te la positività viene comunicata ai servizi epidemiologici solo occasionalmente". Nella settimana 23-29 novembre l'incidenza dei nuovi casi pesa soprattutto sulla Sardegna con il +43,4% mentre nel Veneto, la regione meno colpita, l'aumento è del +3,7%. Tutte le varianti circolanti appartengono alla "famiglia" Omicron.

Sempre secondo Gimbe, dopo un mese di stabilità, i posti letto occupati da pazienti Covid-19 dal 2 al 29 novembre, sono aumentati in area medica da 3.632 fino a 5.741 (+58,1%) e in terapia intensiva da 99 a 170 (+71,7%). Al 29 novembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 9,2% in area medica (dall'1,8% della Basilicata al 10,1% dell'Umbria) e dell'1,9% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle d'Aosta al 2,8% dell'Emilia-Romagna). "Se in terapia intensiva - spiega Cartabellotta - i numeri sono esigui dimostrando che oggi l'infezione da Sars-Cov-2 solo raramente determina quadri severi, l'incremento dei posti letto occupati in area medica conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple può aggravare lo stato di salute richiedendo ospedalizzazione e/o peggiorando la prognosi delle malattie concomitanti". Infatti, il tasso di ospedalizzazione in area medica cresce con l'aumentare dell'età.

Quanto ai decessi, sono raddoppiati nelle ultime 4 settimane: da 148 nella settimana 26 ottobre-1 novembre a 291 nella settimana 23-29 novembre, per un totale di 881. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, i decessi risultano quasi esclusivamente a carico degli over 80.

Infine, i vaccini. Nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute, i tassi di vaccinazione anti-Covid negli over 60, e in particolare negli over 80, "rimangono molto bassi a livello nazionale e prossimi allo zero in quasi tutte le Regioni del Sud. Con un numero di somministrazioni che, invece di aumentare, si riduce. Al 30 novembre sono state somministrate 1.042.541 dosi". Gimbe invita le Istituzioni a "potenziare rapidamente la campagna vaccinale per anziani e fragili, oltre a rimettere in campo ove necessario misure di contrasto alla diffusione del virus".



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