giovedì 13 luglio 2023
La cooperativa Sophia di Roma da dieci anni sostiene giovani italiani e immigrati e ne ha accompagnti circa 200 nel mondo del lavoro
«Ecco come aiutiamo i Neet a ripartire»
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Scoprire il valore di ogni persona. Questo fa, da dieci anni, la cooperativa Sophia, impresa sociale di Roma specializzata nel realizzare progetti di accompagnamento al lavoro di giovani Neet e migranti. Dal 2013, anno di fondazione, sono più di 200 le persone che hanno intercettato gli operatori di Sophia, che spesso hanno avuto a loro volta percorsi professionali faticosi e quindi sono in grado di capire e sostenere chi oggi si trova in difficoltà. «I soci di Sophia - spiega una nota della cooperativa - hanno maturato la convinzione che ogni persona abbia una sua particolare vocazione che abbraccia ogni aspetto della vita, compreso il lavoro, grazie alla loro personale esperienza di fede e di impresa rafforzata da un percorso spirituale guidato dal sacerdote don Alessandro Di Medio».

Negli ultimi tre anni, agli operatori di Sophia si sono rivolti 120 Neet e giovani sfiduciati della Capitale. Di questi, 87 sono entrati nel mondo del lavoro, 27 hanno intrapreso un corso di formazione specifico e 59 hanno raggiunto l'autonomia abitativa.

Sono tre le fasi del percorso di accompagnamento di Sophia. Si comincia con la ricerca di un lavoro di sussistenza, un lavoro qualsiasi che però permetta al giovane di rimettersi all'opera. Il secondo passo è ottenere una minima autonomia economica che gli consenta di lasciare la casa dei genitori e di gestire, con responsabilità, le risorse di cui dispone. Infine, terzo passo, è la definizione di un'identità professionale a cui tendere.

«Il potenziale che si spriogiona dai giovani seguiti in questo percorso - sottolineano dalla cooperativa - è visibile nella soddisfazione dei datori di lavoro e nello stile dei nuovi progetti che nascono. I giovani accompagnati, infatti, vogliono diffondere ciò che hanno imparato: stare e lavorare insieme agli altri, con umiltà, dedizione e cura».

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