lunedì 30 marzo 2020
Cittadini e piccoli produttori alleati per vincere Covid-19, dire no allo spreco, prevenire la crisi. L'idea che unisce spesa a domicilio per anziani e famiglie al sostegno alle coop sociali in crisi
Barikamà, una delle aziende della piattaforma Rress, è il risultato di progetto di micro reddito gestito da ragazzi africani: dallo sfruttamento nelle campagne, all'autogestione del lavoro e l'inserimento sociale

Barikamà, una delle aziende della piattaforma Rress, è il risultato di progetto di micro reddito gestito da ragazzi africani: dallo sfruttamento nelle campagne, all'autogestione del lavoro e l'inserimento sociale

COMMENTA E CONDIVIDI

Io resto a casa, ma stringo un'alleanza coi gruppi di acquisto condominiali. In questi tempi di emergenza si moltiplicano le iniziative di solidarietà promosse da attivisti e associazioni di volontariato – anche in collaborazione con i servizi sociali dei Municipi – nei confronti delle persone e delle famiglie più in difficoltà per consegnare cibo e medicine ad anziani soli o fragili o a persone in crescenti difficoltà economiche, avvalendosi spesso della grande distribuzione organizzata. Contemporaneamente, però, molti piccoli produttori locali e cooperative sociali non hanno più sbocchi commerciali, a causa della chiusura dei mercati contadini e di molti mercati rionali, e spesso vedono distrutta la propria produzione, biologica e di qualità. Per rispondere a questo problema e – allo stesso tempo – a quello delle persone costrette a fare lunghissime file davanti ai supermercati, la Rete Romana di Economia Sociale e Solidale (Ress) lancia una campagna per attivare “Gruppi d’Acquisto Condominiali!”.

L’idea è semplice: sostenere le economie virtuose dei piccoli produttori biologici a filiera corta disponibili a fare consegne a domicilio collegandoli a gruppi di famiglie di un condominio o vicini di casa o di quartiere, che si auto-organizzano per ordinare insieme la spesa settimanale che arriverà loro, secondo le norme di distanziamento sociale, con cassette o pacchi distinti.
«Con questa iniziativa – dicono dalla Ress - vogliamo raggiungere tre semplici obbiettivi: aiutare le persone che, responsabilmente, hanno risposto all’appello #io resto a casa; garantire a tutti il diritto al buon cibo a filiera corta e biologico; sostenere i piccoli produttori aggregando le zone di consegna».

Sul sito della Ress Roma1 (composta da oltre cinquanta realtà tra associazioni, cooperative e imprese sociali, tra cui numerosi Gruppi d’Acquisto Solidale) ) è on-line una piattaforma dove sono registrati oltre quaranta produttori disponibili alle consegne a domicilio. È anche online un vademecum per i cittadini e le famiglie che vorranno aderire a questa iniziativa, dove si spiega come avviare un Gruppo di Acquisto Condominiale (vedi qui), se possibile anche con il supporto dei Gruppi d’Acquisto Solidale diffusi capillarmente sul territorio romano che sono rimasti attivi anche in questo periodo (vedi qui ).

Questa emergenza ha cambiato ritmi e abitudini, ma questo “tempo sospeso” può essere un’occasione per riscoprire forme di mutuo aiuto e solidarietà che permetteranno di ridare forza alle nostre comunità nel costruire un modello di economia capace di mettere al centro le persone, l’ambiente e le relazioni umane. «In questi giorni – concludono gli animatori e le animatrici della Rress - stiamo contattando anche diversi Municipi affinché questa iniziativa possa contribuire a supportare e allargare quelle già in atto e contribuire ad evitare il collasso di economie virtuose più fragili che si riveleranno preziose per una ripresa economica e sociale all’insegna dello sviluppo locale sostenibile e di economie trasformative».

Per contatti: ressroma@gmail.com; 335 576 95 31 (Riccardo Troisi) 348 336 16 85 (Soana Tortora).


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: