sabato 11 aprile 2015
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Il convento dei frati cappuccini di Monterosso al Mare, uno splendido monastero del '600 che domina il golfo delle Cinque Terre, uno degli angoli più suggestivi della Liguria, rischia la chiusura a causa delle recenti alluvioni che hanno provocato il crollo di buona parte della storica cinta di mura e del dissesto idrogeologico che continua a minacciare la collina su cui sorge. Per salvare questo gioiello architettonico immerso nella natura, che con oltre 110 mila voti si è classificato al primo posto in Italia nell'annuale censimento del Fai sui "Luoghi del cuore", i frati hanno lanciato sul web una campagna internazionale di crowdfunding attraverso la piattaforma buonacausa.org ed il sito www.conventomonterosso.it. L'obiettivo è quello di raccogliere attraverso sottoscrizioni e sponsor privati 450 mila euro per i lavori urgenti di consolidamento delle mura, degli orti e dei terreni franati il 21 marzo del 2013 a seguito dei nubifragi che hanno funestato la Liguria. Intanto dal Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, padre Renato, rettore del convento, attende l'assegno da 50 mila euro che spetta ai vincitori dello speciale censimento sui piccoli e grandi tesori italiani da salvare. Per sostenere la raccolta fondi per la messa in sicurezza dell'antico monastero, la società Dronesense, un'innovativa start up con sede nel polo tecnologico di Navacchio a Pisa e la società di produzioni televisive English Time hanno donato ai frati un emozionante filmato aereo del convento realizzato con uno speciale drone.
 "In volo sul cuore" è il titolo del filmato che permette agli spettatori di scoprire da nuove prospettive la bellezza di questo "luogo dell'anima" sospeso tra cielo e terra, tradizionalmente definito il "paradiso di Monterosso". Costruito nella prima metà del '600 secondo i dettami di semplicità e povertà dell'architettura francescana, il convento, visibile da tutte le Cinque Terre, si trova infatti in una posizione mozzafiato sul colle di San Cristoforo ed è da sempre meta di visitatori che provengono da ogni parte del mondo, anche per l'alto valore storico e artistico delle opere che custodisce: al suo interno si possono infatti ammirare celebri dipinti come la "Crocifissione" attribuita al pittore fiammingo Van Dyck, che aveva risieduto per diversi anni a Genova, il "San Girolamo penitente" di Luca Cambiaso e "La Veronica" di Bernardo Strozzi. Tra le sue vecchie mura, oltre alle tradizionali funzioni spirituali e di culto, vengono organizzati concerti musicali, spettacoli teatrali, conferenze culturali, serate tematiche, incontri per la conoscenza e la valorizzazione della storia locale e della Liguria, corsi e seminari specialistici, mostre d'arte e fotografiche ma anche mostre missionarie e di beneficenza e attività con le scuole. Per tutto l'anno nel monastero vengono inoltre accolti singoli visitatori e gruppi per periodi di soggiorno e ritiri spirituali. Per evitare che l'antico convento, patrimonio dell'Umanità dell'Unesco insieme alle Cinque Terre, debba chiudere i battenti per il pericolo di crolli, i frati hanno deciso di giocarsi la carta del web, facendo appello soprattutto ai tantissimi visitatori che in questo "luogo del cuore" hanno lasciato un pezzo del proprio cuore.
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