venerdì 20 maggio 2022
Circa sessanta studenti, nella sede della Corte Costizionale, hanno assistito, ad una speciale lezione del presidente Giuliano Amato sulla Carta fondamentale e sui diritti dei cittadini
I bambini delle elementari a scuola di Costuzione
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A lezione di Costiuzione e di democrazia dal presidente della Consulta Giuliano Amato. È questa la straordinaria esperienza vissuta da due classi delle scuole primarie “Ettore Marchiafava” di Fiumicino e “Viscontini” di Milano. L’evento, dal significativo titolo “La nascita e l’applicazione della Costituzione: ne parlano i bambini”, si è svolto al Palazzo della Consulta e ha visto come protagonisti proprio i giovani studenti che hanno dialogato con il presidente sui grandi temi dell’uguaglianza, della libertà e dei diritti dei cittadini.

Punto di partenza è stato il libro “La Costituzione degli animali” di Sara Loffredi , responsabile del progetto “Sana e robusta Costituzione” che porta nelle scuole italiane il racconto del Diritto. «Se domani ci trovassimo su un’isola deserta, senza regole – ha iniziato Loffredi - cosa dovremmo fare? Dovremmo trovarle noi, dovremmo trovare dei modi per andare d’accordo. Ecco cosa sono le leggi: dei modi per andare d’accordo pacificamente». E per spiegare la nascita della Costituzione, sono stati letti dei brani del libro: un gruppo di animali riesce a liberarsi dai serpenti/ dittatori, ne consegue l’esigenza di raccogliere le proposte di tutti, lo farà il ragno tessendo, appunto, la Costituzione.

Per chiarire l’esigenza di questo prezioso documento, il presidente della Corte Costituzionale ha raccontato: «Tanti anni fa, nel settembre del 1938 apparve, da un giorno all’altro, una legge in cui era scritto che tutti i bimbi ebrei erano esclusi dalle scuole. Improvvisamente bambini come voi dovettero restare a casa». Il racconto della Shoah viene trattato con delicatezza. Una bambina ha fatto presente di aver letto a scuola il diario di Anna Frank. «Quando nacque la Costituzione io avevo 8 anni – ha proseguito Amato – fu scritta dopo questo orrore che costò la vita a centinaia di migliaia di bambini. Il principio “siamo uguali e quindi abbiamo gli stessi diritti” è stato una conquista». Si sono, poi, affrontati i temi della dignità personale, del bene comune, dell’uguaglianza. Infine, si è cercato di rispondere ad una domanda: perché vale la pena difendere la Costituzione? Secondo il presidente Amato, i suoi principi funzionano ancora oggi. Ci permettono di trattarci tutti allo stesso modo e valgono ancora di più per quelli che non sono ancora convinti. «Perché in giro – ha concluso Amato – si possono trovare ancora tanti “serpentelli” come quelli della fiaba».

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