venerdì 16 giugno 2017
La centrale acquisti della Pa si riorganizza: gare suddivise in più lotti e maggior trasparenza. Il presidente di Consip testimone in procura per la fuga di notizie legata all'inchiesta di Napoli.
L'arrivo al carcere romano Regina Coeli dell'imprenditore campano Alfredo Romeo, il 1° marzo scorso (Ansa)

L'arrivo al carcere romano Regina Coeli dell'imprenditore campano Alfredo Romeo, il 1° marzo scorso (Ansa)

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Dietro la spinta delle note vicende giudiziare che la coinvolgono, la centrale acquisti della Pubblica amministrazione riorganizza il sistema di affidamento degli appalti. «Consip sta riprogettando il metodo con cui si impostano le gare. Si punta a industrializzare il processo e a suddividere le gare in più lotti, per permettere a più aziende di partecipare e allo Stato di continuare ad avere risparmi» si legge in un comunicato diffuso questa mattina dalla società.

La riorganizzazione prevede l'addio ai maxi-lotti come l'Fm4 (quello che ha coivolto l'imprenditore campano Alfredo Romeo e sul quale è in corso un'indagine della procura di Roma), una maggiore trasparenza delle procedure (che potranno essere seguite in tracking passo passo sul sito) e una divisione dell'organizzazione interna in più unità specializzate. Le gare seguiranno nuovi criteri per tenere conto della giurisprudenza più recente, contemperando al meglio gli obiettivi di inclusione delle Pmi e dell'aggregazione della domanda. Il progetto è stato anche presentato all'Anac, l'autorità anti corruzione, con la quale c'è condivisione dell'impianto generale.

Prevista anche la costruzione di standard documentali e di risposta, oltre a strumenti di valutazione automatica delle offerte tecniche. Il tutto con l'ausilio di sistemi informativi di supporto a quella che viene definita «gestione intelligente del processo produttivo». Alcuni criteri sono stati presi anche dalla progettazione aeronautica per migliorare l'efficienza.

Il risultato di questa «industrializzazione del processo» dovrebbe portare a «maggiore oggettività, a lotti più piccoli, a gare su prodotti e servizi più mirati alle specifiche esigenze della PA e richiederà quindi la capacità di gestire più operazioni».

Non connnessa al nuovo impianto organizzativo la notizia dell'esclusione del'azienda di Romeo proprio dalla gara di "Facility Management ed.4". La decisione arriva dopo la presa d'atto della Consip di una delibera Anac. La centrale acquisti ha anche deciso di escludere le due imprese Cns e Manutencoop Fm, per aver fatto cartello nella convenzione "Pulizia Scuole", dai bandi per i servizi di "Pulizia caserme" e "Pulizie enti del servizio sanitario".

«Per il nuovo Cns la legalità e la trasparenza sono al primo posto. Prendiamo atto della risoluzione della Consip, tuttavia ancora una volta teniamo a ribadire il grande sforzo fatto negli ultimi due anni dal Cns per favorire un reale cambiamento al proprio interno». E' il commento del presidente del Cns, Alessandro Hinna, alla guida del Consorzio Nazionale Servizi dal 27 luglio 2015.

Intanto il presidente di Consip Luigi Ferrara è in Procura, a Roma, per essere sentito come persona informata sui fatti dai magistrati che indagano sulla fuga di notizie legata all'inchiesta condotta dai pm di Napoli lo scorso anno. Stando alle parole dell'ad di Luigi Marroni sarebbe stato proprio Ferrara a riferirgli di aver saputo dell'esistenza dell'inchiesta Consip dal comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette, indagato per rivelazione del segreto d'ufficio. Circostanza che Del Sette, però, ha seccamente smentito.

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