giovedì 29 dicembre 2011
Liberalizzazioni e riforma del mercato del lavoro, da approvare con tempi "piuttosto veloci". Queste le novità annunciate dal premier nella conferenza stampa di fine anno.
In cerca di equilibrio tra necessità e virtù di Francesco Riccardi
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Eravamo a un passo dal baratro. Ma ci siamo salvati. E ora può partire la fase dedicata alla crescita: liberalizzazioni e riforma del mercato del lavoro, da approvare con tempi "piuttosto veloci". È pronto anche lo slogan, che ha il copyright del presidente del consiglio : dopo il decreto "salva-Italia", arrivano le misure "cresci-Italia". Mario Monti, nella conferenza stampa di fine anno, ha escluso un'altra manovra-stangata e si è sforzato di dare agli italiani un messaggio moderatamente ottimistico: i sacrifici chiesti hanno allontanato il pericolo, anche se "c'è ancora molto da fare". E, come fa capire pregando un giornalista di fargli la stessa domanda tra un anno, l'orizzonte temporale che ha in mente prende sicuramente tutto il 2012.AVVOLTOI L'Italia ha rischiato brutto, fa capire il premier. Eravamo vicinissimi alla Grecia:  "Stavamo andando in direzione sud est, poi abbiamo frenato". Meno male, perchè  "eravamo arrivati sull'orlo di un burrone senza parapetto, e avevamo forze che ci spingevano. Abbiamo puntato i piedi e abbiamo evitato la caduta. C'erano molti avvoltoi nel cielo: ma non siamo caduti, quindi non ci mangiano". Ma c'è mancato poco: "La situazione è stata acciuffata per i capelli". MANOVRA Monti ammette che gli interventi presi dal governo possono avere effetti recessivi. "Certo - spiega -  non è una manovra espansiva.  Ma l'unica alternativa, non fare la manovra, avrebbe prodotto una recessione esplosiva, avrebbe fatto scoppiare il sistema".  Il sentiero era stretto e il compito improbo: "Sono stato richiesto di fare  una corsa da fermo, a ostacoli e con handicap" è la metafora cui ricorre il premier. Ora, però, il governo non ha in mente altre stangate: "Nessuno pensi  nè che occorra un'altra manovra nel senso classico della costrizione, nè, che siccome è stata fatta una manovra pesante e robusta, ora ci può essere larghezza finanziaria". LIBERALIZZAZIONI E LAVORO L'agenda del governo è fitta di impegni  per i prossimi tre mesi. Per il vertice dell'eurogruppo del 23 gennaio, Monti pensa di portare a Bruxelles una "prima tranche" di misure per lo sviluppo. Il governo intende andare avanti in parallelo sulle liberalizzazioni (ci sarà "uno sforzo intenso e ben distribuito sulla concorrenza e le liberalizzazioni in modo sistematico")  e sulla riforma del mercato del lavoro; ma quest'ultimo capitolo presuppone un confronto con le parti sociali che richiederà un po' più di tempo. La seconda tranche di misure sarà comunque pronta per il Consiglio europeo di febbraio. Sui contenuti delle riforma sul mercato del lavoro, il modello è quello dei Paesi nordeuropei: "L'Italia non è la Danimarca, ma la direzione è quella": dunque ' più flessibilità ("il lavoro sempre nello stesso posto sarà sempre più raro") temperata da una buona rete di protezioni. Questi gli obiettivi primari. Poi, certo, ildebito pubblico va certamente aggredito: ma non è il momento di parlarne. Comunque, dice Monti su questo tema, "non escludo niente".GERMANIA "A volte credo di essere stato nominato per dare risposte all'opinione pubblica tedesca, perchè in Germania sono considerato il più tedesco degli economisti italiani". Il premier scherza sulla definizione della Suddeutsche zeitung" ("Monti è il perfetto genero, perchè parla poco, veste in modo serio e banale, non fa rumore")  ma non risparmia critiche alla classe politica tedesca: "Deve recuperare una visione di più lungo periodo". QUIRINALE Monti smentisce  di volersi candidare al Colle. "È un tema al quale non penso per niente", taglia corto. E smentisce anche di pensare a far entrare esponenti politici nel governo: 'Non ci avevo più pensato. Non ho fatto nessuna riflessione di rimpasto... per usare questo orrendo termine". Insomma, il suo resta un governo tecnico. SPREAD Monti invita a considerare con più freddezza lo spread con i titoli tedeschi. "Anch'io naturalmente lo controllo ogni giorno, ma senza divinizzarlo se va bene e senza demonizzarlo se va malè.  Segue una quasi lezione da professore sull'andamento degli spread negli ultimi mesi. La conclusione è che "dovevamo essere preoccupati quando saliva nonostante la bce acquistasse titoli italiani". In questi giorni è tornato a salire, ma bisogna anche considerare che la Bce non sta più comprando titoli. E comunque "nei fondamentali della nostra economia non c'è nulla che giustifichi uno spread così alto".OTTIMISMO BERLUSCONIANO Il premier cita il suo predecessore a Palazzo Chigi, nella conferenza stampa di fine anno del 2010. Disse che "l'elemento psicologico nella crisi è fondamentale" e che "bisognerebbe fare un bagno di ottimismo", invitando i giornali a scrivere notizie positive. Monti sottoscrive, almeno in parte :"Mi astengo dal fare inviti ai giornali ma sono sicuro che lo sforzo che stiamo facendo può portare a un moderato ottimismo".POPOLARITÀ GOVERNO Il premier, del resto, sente di avere il sostegno e la comprensione degli italiani. E quasi si stupisce. "Un governo come il nostro dovrebbe avere un tasso di popolarità pari a zero..." Invece i sondaggi mostrano che gli italiani apprezzano.  CON RIFORMA CATASTO STOP AD ABUSI E PIU' EQUITA' "Ho approfondito molto la questione del catasto. Ammodernamenti dei meccanismi per conoscere la realtà credo siano sempre auspicabili e la riforma del catasto, che è avviata e che richiederà qualche tempo, va esattamente in questa direzione". Lo afferma il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante la conferenza stampa di fine anno. "Conoscere la realtà - spiega Monti - significa porre fine agli abusi, anche se involontari, e introdurre maggiore aderenza tra il fisco e la realtà effettiva. Anche questo va nella direzione non di un aggravamento dell'imposizione sulle case ma di una maggiore equità".INSISTEREMO PER INCREMENTO FONDO SALVA-STATI "Le proposte che ho e sulle quali insisteremo riguardano l'atteggiamento del Consiglio europeo sui mezzi a disposizione del fondo salva Stati europeo. A giudizio dell'Fmi e di molti analisti, se non c'è una messa in campo di maggior risorse, i Paesi che hanno un alto livello di stock di debito pubblico sarebbero in difficoltà".
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