sabato 30 aprile 2016
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Milano. Al secondo giorno del concorsone, scoppia il caso di quanti candidati possono effettivamente sostenere le prove. I dati ufficiali del Miur, dicono che a contendersi i 63.712 posti a disposizione sono in 165.578, che sosterranno le prove fino al 31 maggio a seconda della classe di concorso. Ieri, però, a scompaginare le carte sono intervenute due ordinanze cautelari del Consiglio di Stato, che hanno ammesso alle selezioni, con riserva, tre candidati non abilitati. Al concorso 2016, infatti, possono partecipare, ricorda la legge sulla Buona scuola, «esclusivamente i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento». Per gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, che hanno patrocinato il ricorso al Consiglio di Stato, queste ordinanze aprirebbero le porte del concorso ad almeno 20mila altri ricorrrenti non abilitati. Secondo il sindacato autonomo Anief sarebbero addirittura 25mila, tanto che il presidente Marcello Pacifico, chiede al Ministero una «nuova calendarizzazione delle prove». Da viale Trastevere non si scompongono e rispondono che, al momento, le ordinanze valgono soltanto per tre candidati. «Sappiamo che potrebbero arrivare altre decisioni di questo tipo e siamo attrezzati con postazioni aggiuntive nelle sedi delle prove, per candidati che dovessero presentarsi con altre ordinanze», fanno sapere dal Ministero. Anche per il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, le polemiche «sono costruite sul nulla» perché «tutto è andato bene». «Migliaia di candidati hanno potuto svolgere le prove in modo del tutto regolare – ha sottolineato il ministro – e saranno impegnati fino a maggio per gli scritti e a luglio per gli orali. Uno sforzo enorme per la macchina amministrativa che abbiamo potuto gestire anche grazie all’impiego dei nuovi strumenti informatici». Paolo Ferrario © RIPRODUZIONE RISERVATA
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