giovedì 4 novembre 2021
I nodi che si vogliono sciogliere: competenze troppo frammentate tra amministrazioni centrali e territoriali e scarsa redditività per il governo della maggior parte delle concessioni
Il premier Mario Draghi

Il premier Mario Draghi - Ansa / Ufficio stampa Palazzo Chigi

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge sulla concorrenza. "I governi hanno preso due strade sul fronte della concorrenza - ha spiegato il premier Mario Draghi - Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l'opposizione di tanti gruppi d'interesse. Altri governi hanno ignorato la questione. Questo governo intraprende una terza strada, che crediamo più efficace. Avviamo un'operazione di trasparenza, e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze".

"Il provvedimento di oggi contiene poi molte misure utili, in un ampio raggio di settori - ha continuato Draghi -. Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". Ma "la tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge. È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus".

L'operazione di "trasparenza" su spiagge, acque minerali e termali, frequenze nell'ambito della legge sulla concorrenza è, ha aggiunto ancora il premier, "un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto. I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il governo della maggior parte delle concessioni".

Il decreto legge sulla concorrenza tocca anche la Sanità. "In materia di salute abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualità dei servizi offerti - ha sottolineato presidente del governo - Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità".

Nel dcreto approvato si punta al riordino dei servizi pubblici locali, e una per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea, come i taxi. Sono state anche modificate alcune norme in materia di gestione dei rifiuti.

I punti principali del decreto legge​

Non c'è la revisione delle concessioni balneari - ma solo una mappatura di quelle esistenti - e non c'è nemmeno la liberalizzazione delle licenze per gli ambulanti. Nella nuova legge sulla concorrenza c'è invece una norma che apre un varco nelle licenze dei taxi - che ha già provocato le ire della categoria - maggiore trasparenza sulle nomine delle authority e su quelle dei primari ospedalieri, misure per regolare le concessioni idroelettriche. Saltata invece la possibilità per i notai di operare in tutto il territorio nazionale. Intanto, nella manovra, torna la possibilità di cedere il credito (o di avere lo sconto direttamente in fattura) per tutti i bonus edilizi, non solo per il 110% come prevedeva il testo varato la scorsa settimana.

IL CATASTO DELLE SPIAGGE. Ci sarà una «mappatura» di tutte le concessioni esistenti, che consenta di fare un'operazione trasparenza in vista di una futura riforma. La mappa serve per avere un quadro chiaro di chi le detiene, da quanto tempo e a quale costo. Nessuna decisione invece sulle liberalizzazioni delle licenze degli ambulanti. Sulle concessioni idroelettriche vengono accelerati i tempi delle gare e rafforzati i poteri sostitutivi, che consentono allo Stato di intervenire se le Regioni sono in ritardo.

TAXI E CONCORRENZA. L'obiettivo è promuovere la concorrenza nel conferimento delle licenze e tutelare i consumatori. Con un decreto, entro sei mesi, il governo dovrà «adeguare l'offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche» per connettere passeggeri e conducenti, «riducendo gli adempimenti amministrativi» a carico degli esercenti degli autoservizi.

NOMINE AUTHORITY RAFFORZATE. Per rafforzare l'indipendenza delle varie authority (da Antitrust, a Consob, da Agcom al regolatore dei trasporti a quello dell'energia) la nuova legge sulla concorrenza rivede le procedure di selezione di presidenti e componenti, affidando la selezione dei candidati a un «Comitato tecnico» indipendente e di chiara fama.

SANITÀ PIÙ TRASPARENTE. Meno discrezionalità nella nomina dei dirigenti ospedalieri: il direttore generale non dovrà più scegliere solo tra una terna di nomi, ma ma verrà redatta una graduatoria (su curricula, titoli professionali, volumi di attività, aderenza al profilo ricercato e colloquio) e si sceglierà chi ha il miglior punteggio. Vengono poi riviste e rese più trasparenti le procedure di accreditamento e convenzionamento di nuove strutture sanitarie private, che dovranno anche pubblicare online bilanci e dati su qualità dei servizi e attività dei medici. Facilitato l'ingresso dei farmaci generici a carico del Ssn senza aspettare la scadenza del brevetto.

RIFIUTI, COLONNINE E FIBRA. Vengono modificate alcune norme sulla gestione dei rifiuti: l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) definirà «adeguati standard tecnici e qualitativi» per lo svolgimento dell'attività di smaltimento e di recupero. Saltata invece la norma che cambiava le procedure di autorizzazione degli inceneritori. Verranno poi realizzate gare per l'installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. E sulla fibra si chiede agli operatori di rete e ai gestori di infrastrutture di coordinarsi quando realizzano interventi nella stessa area, per evitare la «duplicazione» di scavi, e per snellire il processo di richiesta dei permessi. L'Agcom vigila e può sanzionare inadempienze.

STOP SERVIZI TELEFONIA SENZA CONSENSO. Per contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari, le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi.

RC AUTO. Anche le imprese con sede legale in altri Stati membri sono obbligate ad aderire alla procedura di risarcimento diretto. Si elimina così un potenziale trattamento discriminatorio a danno delle imprese italiane.

BONUS CASA. Intanto sul fronte della manovra arriva una novità molto attesa, su cui i partiti avevano avviato un forte pressing: torna nel testo la proroga di sconto in fattura e cessione del credito per tutti i bonus edilizi e per tutta la durata del loro rifinanziamento.



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