giovedì 5 febbraio 2015
​Manifestazioni in tutta Italia. A Roma anche i ministri lavoreranno nella stalla. Prezzo troppo basso e importazioni eccessive minacciano la nostra produzione.
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In difesa del latte italianoLa manifestazione organizzata da Coldiretti venerdì 6 febbraio a sostegno dei produttori di latte italiani che lamentano di essere sottopagati dall'industria anche per la concorrenza del latte dell'Est Europa, trasformerà le principali piazze italiane in vere e proprie stalle per la mungitura, con tanto di ministri e vip dello spettacolo chiamati a fare gli allevatori per un giorno e a cimentarsi nella mungitura delle mucche. Ministri mungitori In particolare a Roma nella stalla coperta allestita al Campidoglio sarà scattata una foto ai ministri Poletti, Lorenzin e Galletti mentre intenti nella mungitura (il ministro Martina sarà a Milano e il ministro Orlando a Palermo) e la foto sarà utilizzata come etichetta nella bottiglia di latte che rimarrà come souvenir. A Milano (in Piazza Affari) ci saranno anche i bambini al fianco degli allevatori e anche per loro ci sarà la possibilità di fare pratica di mungitura. A Torino (Piazza Castello) saranno offerti latte in bottiglia, assaggi di carne della pregiata razza bovina Piemontese e tomini. In Veneto l'appuntamento della Coldiretti è in bacino San Marco a Venezia dove una stalla galleggiante attraccherà al molo Todaro vicino al Palazzo Ducale. Sulla piattaforma, ci sarà un recinto con due mucche e un vitellino con accanto un esperto casaro e tutto l'occorrente per fare il formaggio tosella dal vivo, mentre a Napoli (Piazza Dante) saranno distribuiti mozzarelle e latte e verrà fatta un dimostrazione di come si producono formaggi e latticini.Latte pagato troppo poco "Le industrie vogliono pagare il latte delle nostre stalle e dei nostri territori come quello che arriva dall'estero, ma questo non è giusto - osserva Alessandro Ubiali, presidente della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza - Il nostro prodotto è diverso e anche la nostra struttura produttiva è diversa, inoltre il nostro paese è deficitario di latte e quindi non è vero che produciamo troppo. C'è troppa importazione. Dobbiamo sparigliare le carte. Se l'Industria non ci sente, allora a questo punto apriamo il rapporto con quelle catene della grande distribuzione più vicine al Made in Italy e ai prodotti agroalimentari delle nostre aziende".Il caso lombardo Il prezzo del latte alla stalla in Lombardia, dove si munge il 40 per cento di tutto il latte italiano, è crollato dai 44,5 centesimi dell'anno scorso ai 36 attuali. La conseguenza è che molte stalle hanno chiuso i battenti: fra il 2003 e il 2013 il numero delle stalle lombarde è diminuito di oltre il 30 per cento, passando da 8.761 a 6.042.Un fondo Intanto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina assicura il sostegno al settore "continuando un lavoro iniziato con la legge di stabilità 2015, che ha messo a disposizione 108 milioni di euro in tre anni destinati al Fondo Latte di qualità". Incontro l'11 febbraio al ministero Il ministro ha convocato un tavolo di filiera per l'11 febbraio. Il mondo dell'industria di settore, rappresentato da Assolatte, esprime consapevolezza, attraverso il presidente Giuseppe Ambrosi, "dei grandi problemi che sta vivendo il settore agricolo nazionale", rilevando anche "di aver sempre sostenuto la filiera del latte italiano nei momenti più difficili". Sul tavolo dell'11 febbraio l'auspicio di Assolatte è "che in tale occasione si possano porre le basi per soluzioni comuni che consentano di mantenere il nostro sistema produttivo competitivo rispetto al mercato globale". 

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