giovedì 17 febbraio 2011
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Civiltà Cattolica, il quindicinale dei Gesuiti, interviene nel prossimo numero sul tema del legittimo impedimento e quindi sulla sentenza della Corte Costituzione che ne dichiarato parzialmente l'illegittimità costituzionale. Il periodico, dopo aver ricostruito il complesso dibattito politico e istituzionale che ha accompagnato la vicenda, dà un giudizio positivo sulla sentenza e sulle indicazioni offerte dalla Consulta. "Ci sembra saggio - scrive Civiltà Cattolica - il messaggio che la Corte invia alle istituzioni, al di là delle dichiarazioni di illegittimità costituzionale, invitando alla "leale collaborazione" attraverso il coordinamento delle rispettive agende di impegni". «Questo sarebbe - si legge ancora - anche un messaggio alla classe politica italiana, che interpreta il bipolarismo purtroppo come una ininterrotta battaglia campale, tipica di alcune campagne elettorali". Su questa linea di giudizio, Civiltà Cattolica spiega il senso della sentenza della Corte affermando che "la leale collaborazione deve esplicarsi mediante soluzioni processuali, ispirate al coordinamento dei rispettivi calendari"."Per un verso - prosegue la Civiltà Cattolica - il giudice deve definire il calendario delle udienze tenendo conto degli impegni del Presidente del Consiglio riconducibili ad attribuzioni coessenziali alla funzione di governo in concreto assolutamente indifferibili". "Per altro verso - si spiega ancora - il Presidente del Consiglio deve programmare i propri impegni , tenendo conto, nel rispetto della funzione giurisdizionale, dell'interesse alla speditezza del processo che lo riguarda e riservando a tale scopo spazio adeguato nella propria agenda".
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