venerdì 14 agosto 2009
Quattordici arresti sono stati effettuati nella notte per i tumulti nel centro di identificazione ed espulsione di via Corelli di Milano, durante la quale alcuni immigrati hanno dato fuoco a materassi, frantumato vetri e lanciato oggetti contro le forze dell'ordine. Lo riferisce la Questura di Milano, precisando che, durante gli scontri, 11 agenti tra polizia e carabinieri sono rimasti feriti in modo lieve.
COMMENTA E CONDIVIDI
Quattordici arresti sono stati effettuati nella notte per i tumulti nel centro di identificazione ed espulsione di via Corelli di Milano, durante la quale alcuni immigrati hanno dato fuoco a materassi, frantumato vetri e lanciato oggetti contro le forze dell'ordine.Lo riferisce la Questura di Milano, precisando che, durante gli scontri, 11 agenti tra polizia e carabinieri sono rimasti feriti in modo lieve. Le accuse nei confronti degli arrestati sono di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e incendio doloso.Secondo la ricostruzione della Questura, le proteste sono scaturite dalla notifica a 15 stranieri del prolungamento del trattenimento nel Cie. La nuova legge sulla sicurezza estende la durata massima della detenzione dei clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) da due a sei mesi.Verso le 19 di ieri -- ha spiegato la Questura -- alcuni immigrati trattenuti al centro di via Corelli hanno iniziato ad incendiare materassi, mobili e cuscini, a fare a pezzi panchine in cemento e a lanciare oggetti contro gli agenti delle forze dell'ordine intervenute sul posto.Intorno a mezzanotte e mezza -- ha aggiunto la Questura -- sono arrivati anche "una quindicina di esponenti dei centri sociali di Milano", che però "non hanno intralciato le operazioni di trasferimento degli arrestati, limitandosi a urlare slogan contro il Cie e le forze dell'ordine".I quattordici arrestati -- in attesa del processo per direttissima -- sono quattro donne nigeriane e una del Gambia, quattro marocchini, tre algerini, uno della Costa d'Avorio e uno nato in Portogallo
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: