martedì 29 agosto 2023
È il quinto incidente mortale da inizio anno che vede conivolti un mezzo pesante e un bicicletta. La città ancora molto indietro sul fronte delle piste ciclabili, anche se se ne parla da decenni
Un'immagine del luogo dove è avvenuto l'incidente, a Milano in Porta Romana

Un'immagine del luogo dove è avvenuto l'incidente, a Milano in Porta Romana - ANSA

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Ancora un ciclista ucciso a Milano in un incidente stradale. Una donna di 28 anni è stata investita e uccisa stamani da un autocarro mentre si trovava in bicicletta in viale Caldara nei pressi di piazza Medaglie d'Oro, in una zona del centro di Milano.

La vittima, Francesca Quaglia, aveva una grande passione per i Paesi di cultura scandinava ed era, oltre che copywriter, traduttrice dallo svedese (e non solo) all'italiano.

Secondo quanto ricostruito la donna isi trovava alla sinistra del camion, utilizzato per il trasporto terra, il cui cassone era vuoto, nei pressi di un semaforo. Non sarebbe quindi un "angolo cieco" all'origine della tragedia: ovvero quel momento in cui il conducente di un mezzo pesante, svoltando a destra, è impossibilitato a vedere eventuali persone o biciclette a fianco del camion.

Il camionista, un uomo di 54 anni, è stato portato all'ospedale Policlinico in stato di choc.

Dal primo ottobre a Milano sarà impedita la circolazione dei mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell'angolo cieco nello specchietto in base a un provvedimento della Giunta deciso dopo numerosi incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni e ciclisti investiti da mezzi pesanti. La delibera modifica la disciplina di Area B, la ztl grande quasi come tutta la città, e impedisce il divieto di accesso e circolazione in città per i mezzi a partire dalle 3,5 tonnellate non dotati di sistemi per la rilevazione. Per altri mezzi è stato dato il tempo per adeguarsi.

Ma come in questo caso, l'"angolo cieco", non spiega tutti gli incidenti. Inoltre Milano è ancora molto indietro nella realizzazione delle piste ciclabili e nella messa in sicurezza della viabilità. Ormai si parla con insistenza di percorsi protetti o dedicati alle due ruote da oltre due decenni, ma i fatti non sono adeguati al dire, e Milano, almeno in questo non può dirsi ancora una "città europea".

In ogni caso quello di oggi è il quinto incidente mortale a Milano che vede coinvolti nel corso dell'anno ciclisti e mezzi pesanti. Il più recente a giugno, quando una ciclista di 60 anni era stata travolta e uccisa da una betoniera in piazza Durante, vicino a piazzale Loreto. L'8 maggio, un tir aveva ucciso un uomo di origine cinese, in via Comasina. Il 20 aprile aveva perso la vita, in sella alla sua bicicletta, una 39enne, sempre travolta e uccisa da una betoniera in via Francesco Sforza. A febbraio, era morta una donna di 38 anni, investita da un mezzo pesante all'angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza.


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