mercoledì 28 giugno 2017
Fonti europee: solo per Ong. L'ambasciatore presso la Ue al Commissario Avramopoulos: situazione è al limite. Nelle ultime 48 ore 12mila gli sbarchi. I dati del Viminale: sono 76mila dal 1 gennaio
L'Italia valuta stop a navi straniere. Ue: non vi lasceremo soli
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Il governo italiano sta valutando la possibilità di negare l'approdo nei porti italiani alle navi che effettuano salvataggi di migranti davanti alla Libia, ma battono bandiera diversa da quella del nostro Paese. Lo si apprende da fonti governative secondo le quali è ormai «insostenibile» che tutte le imbarcazioni che operano nel Mediterraneo centrale portino le persone soccorse in Italia. Secondo fonti diplomatiche, il Rappresentante presso la Ue, l'ambasciatore Maurizio Massari, nel suo incontro col commissario Ue all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos ha evidenziato che la situazione degli sbarchi di migranti in Italia è ai limiti della capacità di gestione, con un impatto sulla vita socio-politica del Paese. «Non possiamo lasciare solo una manciata di Paesi Ue da soli ad affrontare il problema» ha dichiarato Avramopoulos. Se ne parlerà al Consiglio Affari interni informale la prossima settimana a Tallin, in Estonia. A sostegno delle richieste italiane si è espressa anche Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera Ue.

L'Ue: ma solo per le navi delle Ong, non per le operazioni Triton e Sophia

L'eventuale blocco degli sbarchi di migranti nei porti italiani annunciato dal governo alla Commissione europea riguarderebbe, comunque, solo le navi gestite dalle Organizzazioni non governative. È quanto si apprende da fonti comunitarie. Durante l'incontro con il commissario Dimitris Avramopoulos, l'ambasciatore italiano non avrebbe annunciato alcuna modifica delle operazioni Ue nel Mediterraneo centrale, che prevedono lo sbarco di migranti nei porti italiani da parte delle navi dei paesi europei partecipanti. Per cambiare il mandato e le modalità operative delle operazioni Triton e Sophia servirebbe un accordo «all'unanimità», ricorda una fonte comunitaria. I servizi giuridici della Commissione sono al lavoro per valutare le implicazioni giuridiche della decisione italiana di bloccare gli sbarchi di migranti nei suoi porti. Secondo una prima analisi, sarebbe possibile per le navi che battono bandiera di un altro paese e che operano fuori dall'area di ricerca e soccorso (Search and rescue o Sar) italiana.

Nelle ultime 48 ore sbarcati 12mila migranti. Il Viminale: 76mila dal 1 gennaio

A sostegno di questo passo italiano, fonti diplomatiche a Bruxelles fanno sapere che nelle ultime 48 ore in Italia si stanno facendo sbarcare 12 mila migranti, da 22 navi, molte di queste di organizzazioni non governative. Inoltre il ministero dell'Interno aggiorna il dato sui migranti sbarcati dal 1 gennaio a oggi. Sono 76.873, il 13,43% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso quando gli arrivi furono 67.773. Secondo il Viminale i porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono, nell'ordine, Augusta (13mila sbarcati), Catania (9.620), Pozzallo (7.161), Palermo (5.799), Reggio Calabria (5.806), Vibo Valentia (5.299), Lampedusa (5.168), Trapani (4.742), Messina (3.902) e Crotone (3.224). Sempre dall'inizio dell'anno, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono 9.761 (dato aggiornato a ieri).

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