giovedì 19 novembre 2009
L'ora di religione cattolica nelle scuole «non è assolutamente un'ora di catechismo ma un'opportunità di conoscenza di un fatto che ha una valenza anche culturale». Così il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, commenta il messaggio dei vescovi sulla scelta di avvalersi dell'insegnamento della religione.
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All'ora di religione cattolica vi è un "alto livello" di adesione da parte di famiglie e studenti provenienti da altri Paesi e culture: è quanto affermano i vescovi italiani, in un  una nota diffuisa oggi, per incoraggiare la scelta dell'ora di religione in vista del prossimo anno scolastico 2010-2011. "L'insegnamento della religione cattolica, come disciplina scolastica specifica, muovendo dai grandi interrogativi esistenziali e dal patrimonio storico della cultura italiana, promuove infatti la riflessione sul senso ultimo della vita e apre al confronto con le altre istanze religiose, facendo conoscere  - si legge nel comunicato della presidenza della Cei - l'originalità della risposta religiosa cristiana, senza precludersi al confronto con altri sistemi di significato".   "L'esperienza di tanti insegnanti di religione, ai quali va la nostra sincera riconoscenza, testimonia che questo obiettivo è perseguibile. Di ciò  - prosegue la nota -  è prova anche l'alto livello di adesione da parte di famiglie e studenti provenienti da altri Paesi e culture: il dialogo e l'amicizia nata sui banchi di scuola fanno ben sperare quanto al superamento di pregiudizi e incomprensioni che minerebbero le basi della convivenza sociale".  Il 91 per cento delle famiglie e degli alunni della scuola pubblica italiana hanno scelto per l'anno scolastico 2008-2009 di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. È quanto afferma una nota della Conferenza episcopale italiana. Il dato sale al 91,7 per cento, se si tiene conto anche di quanti frequentano le scuole di ispirazione cattolica. Nell'anno scolastico 2007-2008, il 91,1% degli studenti delle scuole pubbliche italiane avevano scelto l'ora di religione cattolica (il 91,8 per cento comprendendo anche gli alunni delle cattoliche). La percentuale rimane dunque costante.Bagnasco: opportunità di conoscere un fatto che ha valenza anche culturale. L'ora di religione cattolica nelle scuole "non è assolutamente un'ora di catechismo ma un'opportunità di conoscenza di un fatto che ha una valenza anche culturale": così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, a margine del convegno sulla pastorale scolastica organizzato dalla diocesi di Genova, in merito al messaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica (Irc) nell'anno scolastico 2010-2011."La religione cattolica - ha aggiunto il card. Bagnasco - è l'alveo che ha ispirato la cultura e la storia del nostro popolo, in Italia ed in Europa". Per questo, ha aggiunto, "conoscere il fatto della religione cattolica e del cristianesimo, significa avere una chiave di interpretazione per orientarsi e comprendere meglio l'ambiente culturale, sociale e storico in cui uno vive".
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