mercoledì 29 giugno 2011
Domani si riunisce l'esecutivo per discutere della manovra: manca ogni accenno all'emergenza a Napoli. Bossi insiste: «La soluzione? Accordo con Regioni vicine».
- Governo battuto alla Camera sulla legge Comunitaria
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Il Consiglio dei ministri per il via libera alla manovra e alla delega fiscale è stato convocato domani pomeriggio alle 15. Nell'ordine del giorno però non figura il decreto sui rifiuti, molto atteso perché dovrebbe consentire il trasporto dell'immondizia al di fuori delle Campania, nelle altre regioni. Scelta alla quale si oppone la Lega Nord. Nella nota diffusa da Palazzo Chigi si indicano una serie di argomenti - dal decreto legge con disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria al disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale - ma non si fa cenno all'emergenza spazzatura, che continua ad investire Napoli e le città vicine.Intanto Umberto Bossi annuncia: "Io ho in mente la soluzione: un accordo con le regioni limitrofe". Il Senatur ha ricordato che "c'è una sentenza del Tar del Lazio" che dice che i rifiuti non possono essere portati fuori. "Occorre che Napoli tratti con ciascuna regione".L'esclusione del tema rifiuti dall'odg del governo accade proprio quando i presidenti della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, e della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, tutti e tre di centrodestra, diffondono una nota congiunta: “Sollecitiamo urgentemente il Governo - si legge - ad attivarsi ed assumere misure immediate e concrete in merito alla emergenza  ambientale in Campania, attraverso l’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri del decreto che contenga tra l’altro misure che consentano di trasportare rifiuti fuori regione. La nostra preoccupazione è grande, e l’evolversi della situazione potrebbe degenerare ed allargarsi dall’area metropolitana di Napoli a tutta la regione. Nel contempo chiediamo fortemente anche al Segretario nazionale del Pdl  Angelino Alfano di farsi promotore delle nostre istanze presso il Governo. Da due anni – continua la nota dei Presidenti Cesaro, Cirielli e Sibilia – governiamo le nostre province con profondo senso di responsabilità e di collaborazione con il governo centrale ed oggi chiediamo a quest’ultimo uguale senso di responsabilità nei confronti dei cittadini dei nostri territori”.
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