venerdì 3 gennaio 2020
Nella memoria depositata questa mattina, il leghista segnala altre dichiarazioni pubbliche e mail che dimostrerebbero il pieno coinvolgimento dell'esecutivo
Caso Gregoretti, Salvini coinvolge tutto il governo
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Nella memoria difensiva presentata da Matteo Salvini in Giunta per le elezioni e l'immunità al Senato in merito alla vicenda Gregoretti, l'ex ministro dell'Interno sostiene che vi sia traccia di comunicazioni tra il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma con gli uffici di gabinetto dei ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Difesa, dell'Interno e degli Affari Esteri. «È dunque evidente come fosse il governo, in modo collegiale, a gestire tale attività», evidenzia Salvini. Nella documentazione depositata questa mattina, il leghista segnala altre dichiarazioni pubbliche e mail che dimostrerebbero il pieno coinvolgimento dell'esecutivo.

La nave Gregoretti era stata bloccata a largo della Sicilia il 25 luglio scorso con 131 migranti a bordo (furono fatti sbarcare il 31 luglio successivo). Per quella vicenda il leader della Lega è accusato dal Tribunale dei ministri di Catania di sequestro di persona. La Giunta di Palazzo Madama, presieduta da Maurizio Gasparri (Fi), ha già fissato, per l'esame degli atti, sedute l'8, il 9, il 13 e il 14 gennaio. Il 20 gennaio potrebbe già arrivare il voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere. Il Movimento 5 stelle ha già sottolineato che il caso Gregoretti è diverso da quello della nave Diciotti, per cui potrebbe votare a favore della richiesta della magistratura.

Matteo Salvini sostiene di aver agito «nell'interesse pubblico» a tutela della sicurezza del Paese nel caso della vicenda della nave Gregoretti, a suo giudizio «del tutto sovrapponibile» a quello della Diciotti, per il quale - ricorda l'ex ministro dell'Interno - il Senato, a marzo negò l'autorizzazione a procedere. «Illustri colleghi, mi pregio di sottoporre alla vostra valutazione la presente memoria, al fine di chiarire - nell'ambito di quelle che sono le attribuzioni di pertinenza degli organismi parlamentari chiamati a esaminare la richiesta di autorizzazione a procedere - le circostanze che hanno contrassegnato l'intervento di competenza sulla questione della nave Gregoretti, senza entrare nel merito di quello che è il substrato del reato contestato, partendo da una necessaria ricostruzione degli eventi», si legge nella memoria depositata stamane dai legali di Salvini in giunta per le elezioni e immunità del Senato.

«Appare dalla disanima dei fatti come l'interesse pubblico coinvolto sia evidente sotto molteplici profili - prosegue il senatore leghista - che segnano inequivocabilmente la linea su cui si è articolata l'attività di tutta la compagine governativa nella gestione dell'evento, in modo del tutto sovrapponibile a quanto avvenuto con riguardo alla nave Diciotti, oggetto di richiesta di autorizzazione a procedere, negata dal Senato il 20 marzo 2019».


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