lunedì 22 agosto 2011
Nei prossimi mesi milioni di cittadini europei chiederanno che venga inserito nella Carta europea dei diritti fondamentali il riconoscimento del concepimento come inizio del diritto alla vita. Lo ha annunciato Carlo Casini (nella foto), presidente del Movimento per la vita, dal Meeting di Rimini.
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La prima iniziativa europea di democrazia diretta sarà all’insegna del diritto alla vita. Nei prossimi mesi milioni di cittadini europei chiederanno infatti che venga inserito nella Carta europea dei diritti fondamentali il riconoscimento del concepimento (naturale o in provetta) come inizio del diritto alla vita.Lo ha annunciato Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, dal Meeting di Rimini al termine della presentazione del suo libro-intervista (S. Agasso, Ed. S. Paolo) che racconta la storia e indica le prospettive del Movimento.«Questa grande iniziativa» ha spiegato «è resa possibile dal Trattato di Lisbona che prevede, a partire dal primo aprile 2012, che almeno un milione di cittadini europei possa chiedere alla Commissione europea un atto giuridico. L’iter è molto più vincolante rispetto a quello delle petizioni italiane: la Commissione infatti deve obbligatoriamente dare una risposta ai proponenti ed i proponenti dovranno poter spiegare adeguatamente alle Istituzioni le proprie ragioni.«La prima petizione europea sarà proprio quella presentata dai Movimenti per la vita di tutta Europa. Le difficoltà economiche e politiche in cui l’Unione si dibatte non devono infatti far dimenticare, come disse Giovanni Paolo II, che “La prima sfida è quella della vita”. «Occorre una grande mobilitazione delle coscienze» conclude Casini «per vincere la rassegnazione e la quiescenza di fronte alle aggressioni contro la vita. Si tratta di portare a compimento e perfezione il moto storico che, in nome dell’eguaglianza e della dignità umana, ha liberato gli schiavi, ha promosso i neri, esige la pari opportunità per le donne, proclama i diritti umani. Si tratta di offrire all’Europa l’energia per un vero rinnovamento civile e morale».
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