mercoledì 10 agosto 2016
Il ministro Pinotti dà via libera al sindaco Sala. L'ipotesi di una tendopoli in città ha fatto accelerare i tempi.
A Milano migranti nell'ex caserma Montello
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Roma ha dato il via libera all'idea di utilizzare l’ex caserma Montello di via Caracciolo per far fronte all’emergenza migranti a Milano, che, in città, con gli arrivi dello scorso fine settimana, hanno toccato quota 3.300. La richiesta era stata avanzata dal sindaco Sala già alcune settimane fa. «Mi ha chiamato il ministro Pinotti — ha annunciato Sala a margine della commemorazione della strage nazifascista di piazzale Loreto —, e probabilmente verrà attivata una caserma, che è quello che desideravamo, perché è una soluzione dignitosa»..Il sindaco ha detto di aver spiegato al ministro della Difea che "Milano ormai fa fatica" e che "anche senza drammatizzare un intervento era necessario". La decisione non dovrebbe, comunque, portare a rivedere la scelta di usare anche l’ex campo base di Expo a Rho sempre per i migranti. Il sindaco e il prefetto Marangoni dovrebbero parlarne giovedì in un nuovo faccia a faccia in programma in corso Monforte. A decidere come sarà utilizzata la caserma Montello, a questo punto, saranno lo stesso ministro Pinotti e le autorità militari. Sarebbero due le ipotesi sul tavolo. I profughi potrebbero essere sistemati negli oltre 21000 metri quadrati coperti dei locali della struttura oppure verrebbero alloggiati in una tendopoli allestita all’esterno, dove si estende un’area di altri 50000 metri quadrati. E' stata l'eventualità di dover usare tende per accomodare i migranti ad accelerare la decisione sull'uso della caserma. «Con il prefetto Marangoni — aveva detto Sala martedì —, si sta monitorando la situazione e non è esclusa la possibilità che si usino tende perché di spazi in tempi molto rapidi non ce ne sono al momento». La sola parola «tende» inevitabilmente ha innescato un terremoto. Una mossa che, visto il risultato incassato, a questo punto Sala rivendica con soddisfazione. «Le polemiche di ieri hanno generato qualcosa di virtuoso», ha detto il sindaco, «L’immagine di Milano come una sorta di immensa tendopoli a cielo aperto, smentita da Sala nel giro poche ore, aveva scatenato un polverone generando un risultato "virtuosò". Quanto allo stato di emergenza che viene richiesto dal governatore Maroni, Sala spiega che si è di fronte a una situazione strutturale da gestire, e che comunque la decisione spetta al governo.
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