lunedì 24 novembre 2014
​​Ai cittadini di Casale Monferrato: sono con voi. Preghiera in Duomo. Martedì l'incontro con il premier Renzi.
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​​ Casale Monferrato non si limita alla protesta. Prega. A quattro giorni dalla sentenza della Cassazione sul caso Eternit che ha dichiarato prescritto il reato di disastro ambientale e assolto l'unico imputato coinvolto nel processo, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, la città ieri ha affidato alle preghiere la sua richiesta di giustizia. Lo stesso Vescovo di Casale, monsignor Alceste Catella, si è detto "deluso e indignato" per la vicenda. "Vi sono dei momenti nei quali si avrebbe voglia di tacere per meglio riflettere, capire, pregare. Eppure, proprio in questi momenti, non mi è consentito di tacere; la ragione, il cuore mi dicono che devo parlare per esprimere la mia vicinanza e condivisione con la mia amata città di Casale, con le famiglie che ancora una volta vengono costrette a rivivere il dolore degli atroci distacchi che la morte per amianto ha arrecato" sottolinea il vescovo nell'intervento affidato al sito del settimanale diocesano "Vita Casalese". "Sono con voi - continua il vescovo - sono addolorato, deluso, indignato. Nei giorni delle sentenze avevamo rinnovato la nostra fiducia nella giustizia, ora veniamo a sapere, che il diritto non ha nulla a che fare con la giustizia". Citando il giurista Francesco Carnelutti, Catella conclude così: "Anche se si potesse conoscere il diritto senza avere un'idea della giustizia, questa sarebbe tuttavia necessaria per fare del diritto, sicché se si ammette che il diritto, scienza pratica per definizione, è un mezzo e la giustizia un fine, ne consegue che non si può fare diritto senza sapere qual sia il fine di quel fare. Per questo un giurista il quale non sappia, o almeno non cerchi di sapere cos'è la giustizia, è come uno che cammina con gli occhi bendati...". Mentre nell'antistante piazza Mazzini, da quattro giorni listata a lutto, spiccavano i fiori e gli striscioni colorati lasciati dai bambini di Casale ("noi vogliamo vivere in un posto sicuro", "ricoloriamo il futuro") ieri all'interno del Duomo nella messa celebrata dal viceparroco don Marco Calvo si sono susseguite le preghiere dei fedeli. Nella sua omelia don Calvo non ha fatto cenno alla vicenda Eternit. Ma durante la messa i fedeli hanno letto le loro preghiere. Come questa: "Signore, rendici sensibili ai parenti delle vittime dell'Eternit. E illumina le menti degli scienziati affinché venga trovata una cura per i tanti malati di mesotelioma". In attesa dell'incontro con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, previsto per martedì, Casale Monferrato continua a pensare quanto sia ingiusta la sentenza della Cassazione. Intanto dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri arriva "solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime che meritano grande rispetto e una risposta che deve dare necessariamente la giustizia e sicuramente la politica". "È giusto - ha proseguito il sottosegretario - parlare di prescrizione perché bisogna fare una riforma per i reati ambientali, reati gravissimi perché incidono sulla pubblica utilità e sulla salute, che devono vedere raddoppiare le pene. Per il governo ritrattare la prescrizione è una priorità perché risolve tanti problemi di inefficienza e dà delle risposte alle persone". Per mercoledì, giorno successivo all'incontro con Renzi, il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, ha già convocato un Consiglio Comunale aperto. Sarà l'occasione per spiegare nei dettagli l'esito dei colloqui avuti sia con il premier, sia con la presidente della Camera, Laura Boldrini: "A Renzi chiederemo un piano finanziario per continuare le operazioni di bonifica dall'amianto - ha dichiarato -. Il ministro Gian Luca Galletti ha annunciato che è stato stanziato un milione e mezzo, e noi lo ringraziamo per questo. Ma per affrontare il problema servono stanziamenti ben maggiori".
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