martedì 17 settembre 2013
​Il ministro dell’Istruzione ha inaugurato l’anno scolastico a Casal di Principe, feudo dei Casalesi.
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​Impegno antimafia, lotta alla dispersione scolastica, formazione delle coscienze procedono assieme e lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza che ha voluto inaugurare il nuovo anno scolastico in un luogo doppiamente simbolico: nel Teatro della Legalità a Casal di Principe, nel Casertano, edificato su un terreno confiscato a Francesco Schiavone, il boss del cartello camorristico dei casalesi noto come “Sandokan”. Per il ministro «la dispersione scolastica è un assillo. Il mancato accesso agli studi è il primo fallimento educativo di un Paese». Sono due milioni i giovani italiani in età scolare che hanno interrotto gli studi, «che non hanno studiato e non hanno trovato lavoro», con picchi in Sardegna e in Sicilia. Con la media nazionale del 17,6% di abbandoni l’Italia «è lontanissima dai parametri europei. La dispersione scolastica – ha ribadito Carrozza – significa un altro reclutamento, è il campo di battaglia tra scuola e camorra. Dobbiamo tutti insieme far sì che lo Stato sia più forte». Il ministro ha pertanto annunciato che in 266 aree comunali e provinciali partiranno progetti contro la dispersione con «una grande alleanza tra scuola, privato sociale e istituzioni e un impegno di 50 milioni di euro fino alla fine del prossimo anno». Incontrando studenti, docenti, dirigenti scolastici e autorità il ministro Carrozza è andata oltre i convenevoli e gli auguri di prammatica. «Sono qui per dimostrare l’impegno e la volontà di ascoltare e per riconoscere il ruolo centrale degli insegnanti» ha ribadito. «Da Nord a Sud la scuola è presente, in ogni città, in ogni quartiere. Rappresenta lo Stato nel miglior modo possibile e gli insegnanti sono i nostri testimoni». Carrozza ha promesso di tornare ad anno scolastico in corso «per parlare con gli insegnanti e capire cosa fare nell’azione quotidiana». Poiché la riforma, ha osservato, «non deve essere roboante e legata al nome di un ministro. Si costruisce giorno per giorno». Ed ha ricordato l’investimento di circa 450milioni di euro per adeguare le strutture scolastiche in tutta Italia, nominando sindaci e presidenti delle Province commissari per l’edilizia scolastica con la possibilità di contrarre mutui con la Banca Europea degli Investimenti e la Banca del Consiglio d’Europa per nuove scuole. Una per l’infanzia sarà presto costruita su di un terreno confiscato alla camorra. «È il momento di dare speranza, parlare di crisi economica per tagliare fondi anche alla scuola è un errore gravissimo ed eticamente riprovevole» la sollecitazione al ministro e al Governo del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. «È questo il momento di fare delle scelte – ha concluso l’alto magistrato –. Cercate di non farvi trovare drammaticamente impreparati».
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