Il tabellone della Stazione Centrale a Milano con i ritardi - Fotogramma
Ennesima giornata nera per chi si deve spostare in treno. Il caos è scoppiato stamane in Stazione Centrale a Milano, con un guasto elettrico e l'annuncio di ritardi fino a tre ore alla circolazione e la sospensione della circolazione ferroviaria sulle linee Milano-Genova, Milano-Venezia e Milano-Bologna. Ritardi tra i 180 e i 230 minuti per le partenze, con una lunga fila di passeggeri per l’assistenza clienti di Trenitalia e vibranti proteste. Tanto che Trenitalia, verificata la situazione critica soprattutto sull’Alta Velocità, ha consigliato «di evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili». Fino al primissimo pomeriggio, quando chiarita la dinamica dell'incidente (un treno che avrebbe agganciato male un pantografo, quello successivo che lo avrebbe poi del tutto danneggiato), la circolazione è stata lentamente ripristinata.
In stazione tanti i viaggiatori alla ricerca di informazioni in attesa di capire il destino del loro treno, tra passeggeri imbufaliti e commenti irriferibili. «Sono arrabbiatissima ma si può dire a un viaggiatore bloccato che è fortunato perché il treno ritarderà tantissimo ma non sarà cancellato?». «Finalmente potevo fare un fine settimana a casa - racconta una studentessa universitaria fuorisede - perché durante le feste non sono potuta tornare, e mi trovo bloccata. E in biglietteria mi hanno detto che sono fortunata, perché il mio treno per la Puglia farà tantissimo ritardo ma non dovrebbe essere cancellato. Ma si può?». Ad essere sconcertati sono soprattutto gli stranieri: «Sono due giorni che viaggio - dice un commerciante con valigia al seguito - e questo è l'unico Paese in cui mi sono bloccato».
E puntuale è piovuta una pioggia di critiche da parte delle opposizioni sul ministro dei Trasporti Matteo Salvini. «Con Salvini, anno nuovo vecchi problemi. Oggi ennesima giornata terribile per chi deve mettersi in viaggio in treno in Italia – sottolineano i deputati Pd Silvia Roggiani e Andrea Casu –. Cancellazioni, ritardi, disagi e disservizi per i passeggeri cui viene consigliato di evitare o limitare gli spostamenti in treno e di riprogrammare i viaggi rinviabili. Non sarebbe più semplice cambiare ministro dei Trasporti?». Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sceglie invece l’ironia: «Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al Ministero. Il nostro incontro di oggi, allora, inizia alle 12 e non alle 11».