mercoledì 5 luglio 2023
Giovedì 6 luglio i campanari bolognesi suonano le campane della Torre dell'Arengo per ricordare il naufragio del peschereccio in Grecia, nel quale sono annegate centinaia di uomini, donne e bambini
La Torre dell'Arengo, a Bologna, dalla quale, domani, verranno suonati 600 rintocchi a ricordare i migranti morti il 15 giugno scorso

La Torre dell'Arengo, a Bologna, dalla quale, domani, verranno suonati 600 rintocchi a ricordare i migranti morti il 15 giugno scorso - Creative Commons licenses

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Saranno gli storici campanari bolognesi a suonare, giovedì 6 luglio, 600 rintocchi dal Campanazzo della Torre dell'Arengo, che si erge sopra il Palazzo del Podestà, in piazza Maggiore a Bologna, per ricordare i migranti annegati il 15 giugno al largo delle coste greche e tutte le stragi nel mare.

L'iniziativa "600 colpe di campana", nata da un'idea dell'attore Alessandro Bergonzoni, è stata condivisa dall'Amministrazione comunale, che ha proposto di utilizzare, per l'evento in programma alle 18.30, la campana più simbolica della città che, dal 1259 chiama a raccolta i bolognesi quando c'è il rischio di una guerra. La tradizione viene, ancora oggi, simbolicamente mantenuta ogni 21 aprile, giorno della liberazione della città dai tedeschi, nel 1943, con la fine della seconda guerra mondiale. Il Campanazzo ha anche suonato, sempre nel 1943, il 25 luglio, in occasione della caduta del fascismo.

La suonata, a cura dell'Unione campanari bolognesi, sarà "un'azione silenziosa artistico civile ed anche spirituale", hanno spiegato gli organizzatori, a memoria di tutte le stragi nel mare di sempre, conosciute e sconosciute. Non ci sarà una manifestazione, né un palco da cui fare discorsi, ma solo un momento di silenzio e di ascolto che durerà quasi un'ora.

"L'idea è nata da una non rassegnazione - ha spiegato l'attore Bergonzoni, responsabile dell'idea - ho voluto questi 600 colpi di campane per fare sentire queste gocce come gocce che entrano nel mare e vanno giù. Ho pensato di orchestrare un'azione civile, ma non meno spirituale, per silenzi e suoni, campane, a morto, che raggiungeranno chiunque vorrà".

“I rintocchi della campana della Torre dell’Arengo, il campanile civico della città, suonano da sempre per qualcosa di importante per la nostra comunità", ha spiegato il sindaco Matteo Lepore. "Questa volta suoneranno per ridestarci dall’indifferenza e dall’assuefazione a vite spezzate che diventano solo numeri. Per questo ognuno dei seicento rintocchi restituirà un nome, una vita spezzata, una speranza spazzata via tra le onde del mare. Ogni rintocco ci richiama ad essere cittadini europei, ad esigere che quelle vite trovino un porto sicuro e accoglienza. Ringrazio Alessandro Bergonzoni per questo progetto che ha condiviso con noi e con la città. Non rimaniamo indifferenti come europei e come italiani”.


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