martedì 20 agosto 2013
Seduta breve, ma a tratti carica di tensione per incardinare un dl, quello sul femminicidio, un adempimento formale, obbligato, che di solito non riscuoteva grande pubblicità e veniva sbrigato, in genere, da un vicepresidente di turno.
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Seduta breve, ma a tratti carica di tensione. E nel mirino c'è lei, la presidente della Camera, Laura Boldrini, responsabile - secondo Lega e M5S - di "eccessivo protagonismo" e di aver sprecato soltanto con la seduta di oggi "150-200mila euro facendo credere ai cittadini che il Parlamento sarebbe tornato a lavorare".Quella di oggi è stata la classica seduta 'tecnica' per incardinare un dl, quello sul femminicidio, un adempimento formale, obbligato, che di solito non riscuoteva grande pubblicità e veniva sbrigato, in genere, da un vicepresidente di turno davanti ad un'aula vuota. Questa volta, complice il tam tam mediatico accompagnato dalle polemiche dei giorni scorsi, la seduta è durata un'ora e 40 minuti davanti a un'aula semivuota sì, ma senz'altro molto partecipe.Ora d'inizio, le 13.10: in aula c'erano 94 deputati. Ora di chiusura della seduta, le 14.50 con i deputati già scesi a 77. In mezzo, tante polemiche contro la Boldrini che ha più volte risposto, liquidandole come "strumentali e sterili" e bacchettando come "immaturi" chi si nasconde "dietro le chiacchiere perché non ha argomenti più seri".
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